Page 27 - MediAppalti, Anno X - N. 5
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Il Punto Mediappalti
Criteri ambientali minimi nel settore Edilizia:
problematiche applicative e possibili
soluzioni. L’intervento dell’ANAC.
IL
PUN
di Alessandra Verde
TO
1. Inquadramento generale. Il PAN GPP processo di acquisto, volti a individuare la soluzione
progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il
Come è noto, i Criteri ambientali minimi, c.d. profilo ambientale, tenuto conto dell’intero ciclo di
CAM, sono stati introdotti per la prima volta nella vita del medesimo - in una procedura di affidamento
normativa sugli appalti pubblici, in vigenza del di beni, servizi o lavori comporta la qualificazione
vecchio Codice, dal Collegato ambientale (L. n. dell’appalto come “verde”, ossia a ridotto impatto
221/2015) e poi confermati, con portata applicativa ambientale, e contribuisce al raggiungimento degli
generale, nel nuovo Codice dei contratti pubblici obiettivi di sostenibilità ambientale che l’Italia, in
dall’art. 34 . linea con le indicazioni europee, si è posta a partire
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dal 2008 con l’approvazione del Piano d’azione
L’inserimento dei CAM - definibili come quei nazionale per il Green Public Procurement (di
requisiti ambientali richiesti per le varie fasi del seguito PAN GPP) .
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1. Art. 34 D. Lgs. n. 50/2016: Criteri di sostenibilità energetica e ambientale.
<<1. Le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano
d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso
l’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole
contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi adottati con decreto del Ministro dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare e conformemente, in riferimento all’acquisto di prodotti e servizi nei settori della
ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari, anche a quanto specificamente previsto all’ articolo 144.
2. I criteri ambientali minimi definiti dal decreto di cui al comma 1, in particolare i criteri premianti,
sono tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del
criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’articolo 95, comma 6. Nel caso dei
contratti relativi alle categorie di appalto riferite agli interventi di ristrutturazione, inclusi quelli comportanti
demolizione e ricostruzione, i criteri ambientali minimi di cui al comma 1, sono tenuti in considerazione,
per quanto possibile, in funzione della tipologia di intervento e della localizzazione delle opere da realizzare,
sulla base di adeguati criteri definiti dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
3. L’obbligo di cui ai commi 1 e 2 si applica per gli affidamenti di qualunque importo, relativamente alle
categorie di forniture e di affidamenti di servizi e lavori oggetto dei criteri ambientali minimi adottati
nell’ambito del citato Piano d’azione>>.
2. Il PAN GPP, ovvero il Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica
amministrazione, è stato approvato con Decreto interministeriale 11/04/2008, n. 135, in attuazione di
quanto previsto dall’art. 1, comma 1126, della L. n. 296/2006, ed in applicazione di quanto stabilito dalla
Commissione Europea con la Comunicazione n. 2003/302 sulla “Politica Integrata dei Prodotti – Sviluppare
il concetto di ‘ciclo di vita ambientale’”. Il PAN GPP è stato poi aggiornato con D.M. 10 aprile 2013. Esso
costituisce il documento di riferimento per l’identificazione dei criteri ambientali minimi per diverse tipologie
di beni e servizi, da effettuarsi mediante l’adozione di appositi decreti ministeriali.
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