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Mediappalti Sotto la lente
da escludersi che il requisito di qualificazione normativo nazionale, i requisiti di partecipazione
richiesto dalla stazione appaltante, e derivante nel comparto dei lavori sono puntualmente definiti
dall’importo dei lavori da affidare, possa essere dalla normativa di riferimento, secondo un doppio
‘coperto’ dall’operatore economico attraverso una e connesso binario. … La concreta definizione
mera sommatoria degli importi per i quali risultano delle modalità di accesso alle gare varia in
qualificati i vari soggetti indicati nella terna dei relazione alla tipologia e all’importo delle singole
subappaltatori”. lavorazioni, incentrandosi su un principio generale
e su una deroga. a) Per principio generale, ai fini
Secondo la stessa stazione appaltante, tuttavia “… della partecipazione alla gara e dell’esecuzione
non solo la clausola del disciplinare non introduce dei relativi lavori è sufficiente che il concorrente
un divieto di frazionamento del subappalto, ma sia qualificato nella categoria prevalente, in una
neppure nella normativa nazionale è rinvenibile classifica corrispondente all’importo totale dei
alcuna limitazione al subappalto qualificante lavori. In caso di aggiudicazione, il concorrente
frazionato, non potendosi in tal senso intendere potrà eseguire lavorazioni anche relative alle
né l’art. 105 comma 5 del d.lgs. n. 50/2016, categorie scorporabili, ancorché privo delle
né l’art. 61 del d.P.R. n. 207/2010; … di più, relative qualificazioni (art. 12, comma 2, lett.
l’interpretazione della lex specialis e della a), D.L. n. 47/2014). Nella medesima ipotesi, il
normativa nazionale adottata dal Tar risulterebbe ricorso al subappalto, ai fini dell’affidamento delle
disarmonica anche rispetto ai principi di diritto lavorazioni scorporabili come di quelle riconducibili
eurounitario in punto di frazionabilità dei requisiti alla categoria prevalente, riveste carattere
di partecipazione, reiteratamente affermati dalla meramente eventuale e facoltativo, rispondendo a
Corte di Giustizia con riferimento agli artt. 47 e scelte discrezionali, organizzative ed economiche,
48 della previgente direttiva 2004/18/CE e non dell’impresa concorrente. b) La descritta
contraddetti dalla successiva direttiva 2014/24/UE impostazione conosce una deroga nel caso in cui
(CGUE, 10 ottobre 2013, C 94/12, punti 29 - 35; le categorie indicate come scorporabili rientrino
CGUE, 14 gennaio 2016, C-234/14, punti 23 e 28; in determinate tipologie di opere “specialistiche”,
CGUE, 14 luglio 2016, C 406/14, punto 33).”. per le quali la normativa di riferimento richiede
Ed anche il Collegio, sul punto “… ritiene non la c.d. “qualificazione obbligatoria”. Dette
condivisibile l’esegesi resa dal primo giudice con opere, infatti, non possono essere eseguite
riguardo alle disposizioni del disciplinare di gara. direttamente dall’aggiudicatario se privo della
Al contempo, dubita che la normativa nazionale relativa qualificazione e, quindi, devono essere
sia interpretabile nel senso indicato dal Tar e, necessariamente subappaltate ad un soggetto ad
in assenza di disposizioni specifiche in merito esse abilitato (cfr. art. 12, comma 2, lett. b), D.L.
alla frazionabilità tra subappaltatori del requisito n. 47/2014, convertito con legge n. 80/2014).
qualificante, reputa opportuno acquisire indicazioni La fattispecie qui all’esame rientra, appunto,
nomofilattiche sulla sovraordinate disposizioni del nella tipologia da ultimo tratteggiata (subappalto
diritto eurocomunitario.”. “necessario” o “qualificante”), in quanto riguarda
un concorrente privo dei requisiti di esecuzione
In attesa dei chiarimenti da parte del giudice relativi ad una categoria c.d. scorporabile a
comunitario, tuttavia, ciò che rileva ai fini della qualificazione obbligatoria (OS 18-B, in classifica
presente analisi è soprattutto il quadro d’insieme V, di importo pari ad € 3.799.896,24).”.
tracciato con l’ordinanza di rimessione: emerge, Tuttavia, sotto il profilo normativo, “il “subappalto
infatti, un’obiettiva incertezza sull’applicabilità necessario”, previsto in vigenza del decreto
del subappalto c.d. ”frazionato”, giacché legislativo n. 163/2006 (art. 118), non trova
l’interpretazione comunitaria che viene evocata a espresse disposizioni regolative nel decreto
sostegno della tesi è costruita sul diverso istituto legislativo n. 50/2016.
dell’avvalimento. Nondimeno, la giurisprudenza ritiene trattarsi
di istituto compatibile con l’attuale quadro
Il che sembra ridimensionare l’ampia applicazione normativo, stante la confermata vigenza dell’art.
dell’istituto, propugnata con la decisione più sopra 12 del decreto legge n. 47/2014 (convertito,
commentata e, inoltre, sembra ancor più sollecitare con modificazioni, con legge n. 80/2014), ed
una analisi sulle linee distintive tra i due istituti. in particolare dei primi due commi dell’art. 12,
Come ricorda il Consiglio di Stato, “Nel sistema riferiti alle categorie riguardanti le opere speciali
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