Page 59 - MediAppalti, Anno X - N. 2
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Pareri & Sentenze                                                                    Mediappalti






                 Pareri &                     PARERI

                 Sentenze                       E SEN
                                                 TENZE








                 Consiglio di Stato, Sezione V, 21/05/2020, n. 3210


                 Servizio standardizzato

                 “... Ritiene il Collegio che tale sia un servizio che, per sua natura ovvero per la prestazione richiesta dalla
                 stazione  appaltante  all’affidatario  negli  atti  di  gara,  non  possa  essere  espletato  che  in  unica  modalità;
                 in  questo  caso,  in  effetti,  l’utilizzo  del  criterio  di  aggiudicazione  del  prezzo  più  basso  è  giustificata
                 dall’impossibilità di una reale comparazione tra la qualità delle offerte in sede di giudizio.
                 In effetti, in più occasioni la giurisprudenza ha avuto modo di specificare che il servizio è standardizzato
                 quando la lex specialis descrive puntualmente tutti gli elementi, individuando in modo preciso sia la concreta
                 organizzazione del lavoro sia le prestazioni dovute senza lasciare margini di definizione dell’appalto in capo
                 all’iniziativa dell’impresa (così quasi testualmente Con. Stato, sez. V, 12 febbraio 2020, n. 1063; V, 18
                 febbraio 2018, n. 1099; III, 13 agosto 2018, n. 1609).”




                 Consiglio di Stato, Sez. III, 20/5/2020, n. 3205

                 Le soluzioni migliorative possono liberamente esplicarsi in tutti gli aspetti tecnici lasciati aperti a diverse soluzioni
                 sulla base del progetto posto a base di gara ed oggetto di valutazione dal punto di vista tecnico, rimanendo
                 comunque  preclusa  la  modificabilità  delle  caratteristiche  progettuali  già  stabilite  dall’Amministrazione


                 “Secondo un condiviso orientamento, occorre tenere ben distinte le nozioni di mera miglioria rispetto al
                 progetto posto a base di gara e vera e propria variante.
                 È stato condivisibilmente stabilito, al riguardo, che in sede di gara per l’aggiudicazione di un contratto pubblico,
                 le soluzioni migliorative si differenziano dalle varianti perché le prime possono liberamente esplicarsi in tutti
                 gli aspetti tecnici lasciati aperti a diverse soluzioni sulla base del progetto posto a base di gara ed oggetto di
                 valutazione dal punto di vista tecnico, rimanendo comunque preclusa la modificabilità delle caratteristiche
                 progettuali già stabilite dall’Amministrazione; le seconde, invece, si sostanziano in modifiche del progetto
                 dal  punto  di  vista  tipologico,  strutturale  e  funzionale,  per  la  cui  ammissibilità  è  necessaria  una  previa
                 manifestazione di volontà della stazione appaltante, mediante preventiva previsione contenuta nel bando
                 di gara e l’individuazione dei relativi requisiti minimi che segnano i limiti entro i quali l’opera proposta dal
                 concorrente costituisce un aliud rispetto a quella prefigurata dalla pubblica amministrazione: ne deriva che
                 possono quindi essere considerate proposte migliorative tutte quelle precisazioni, integrazioni e migliorie
                 che  sono  finalizzate  a  rendere  il  progetto  prescelto  meglio  corrispondente  alle  esigenze  della  stazione
                 appaltante, senza tuttavia alterare i caratteri essenziali delle prestazioni richieste (ex multis, Cons. Stato,
                 V, 16 aprile 2014, n. 1923).
                 Sono varianti migliorative le “modifiche del progetto dal punto di vista tipologico, strutturale e funzionale,
                 per  la  cui  ammissibilità  è  necessaria  una  previa  manifestazione  di  volontà  della  stazione  appaltante,
                 mediante  preventiva  autorizzazione  contenuta  nel  bando  di  gara  e  l’individuazione  dei  relativi  requisiti
                 minimi” (CGARS cit. , che richiama Cons. Stato, sez. V, 20 febbraio 2014, n. 814; Id., sez. V, 24 ottobre
                 2013, n. 5160).”

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