Page 63 - MediAppalti, Anno XI - N. 6
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A. D. R. Mediappalti
A Domanda interesse comune, quali elementi richiesti ai fini
dell’applicazione dell’art. 5, comma 6, del Codice,
Rispondiamo A. D. trattasi di un affidamento di servizi di ricerca. Il
R. primo comma dell’articolo 158 del Codice dei
Contratti – confermando la disciplina dei contratti
di ricerca e sviluppo già prevista nel previgente
art. 19, comma 1, lett. f) del d.lgs. 163/2006 –
prevede l’applicabilità della disciplina del Codice
all’accordo siglato, allorchè esso soddisfi entrambe
le seguenti condizioni:
1) i risultati appartengono esclusivamente
all’amministrazione aggiudicatrice e all’ente
L’affidamento, tramite accordo fra aggiudicatore, affinché li usi nell’esercizio della sua
1 all’ambito di applicazione del codice 2) la prestazione del servizio è interamente
PA, di servizi di ricerca è sottratto
attività;
retribuita dall’amministrazione aggiudicatrice e
dei contratti pubblici ai sensi dell’art.
5 comma 6 del D.Lgs. n. 50/2016?
dall’ente aggiudicatore (cfr., sul previgente art.
19, comma 1, lett. f) del d.lgs. 163/2006:
ANAC, pareri sulla normativa AG42/2013 e
Un accordo concluso fra più amministrazioni può AG 52/2016 e del. n. 72/2009).
ritenersi conforme alle disposizioni del citato art.
5, comma 6, del d.lgs. 50/2016, quando sono
soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
• l’accordo stabilisce o realizza
una cooperazione tra le amministrazioni I contratti stipulati mediante
conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune; 2 MEPA per affidamenti di importo
scambio di corrispondenza fuori
aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti,
finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi
inferiore a 40.000 euro scontano
sono tenuti a svolgere siano prestati nell’ottica di
• l’attuazione di tale cooperazione è l’imposta di bollo?
retta esclusivamente da considerazioni inerenti
all’interesse pubblico; Sulla questione non abbiamo indicazioni chiare e
• le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti precise. Considerando quanto previsto dal D.P.R.
aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato n. 642/1972 e dai vari interventi dell’Agenzia
aperto meno del 20 per cento delle attività delle Entrate, si può concludere che i contratti
interessate dalla cooperazione. stipulati mediante scambio di corrispondenza
nell’ambito del MEPA siano da considerare
L’art. 5 comma 6 del codice disciplina gli accordi fra delle forme semplificate di scritture private da
pubbliche amministrazioni, nonchè i limiti entro sottoporre a bollo sin dall’origine; anche i contratti
i quali detti accordi possono essere conclusi. stipulati mediante scambio di corrispondenza a
Affinché possa ritenersi legittima l’esenzione seguito di procedure svolte fuori dal MEPA sono
dal Codice, valendo a disciplinare comunque un da sottoporre a bollo fin dall’origine se di importo
istituto già previsto in linea generale dall’art. superiore a 40.000 euro. Il dubbio permane nel
15 della l. n.241/1990 (ai sensi del quale «anche caso di contratti di appalto e concessione di valore
al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, inferiore a 40.000 euro: per via della nota apposta
le amministrazioni pubbliche possono sempre all’art. 24 della Tariffa, Parte Seconda, allegata al
concludere tra loro accordi per disciplinare D.P.R. n. 642/1972 si dovrebbe versare il bollo
lo svolgimento in collaborazione di attività di sin dall’origine anche per questi importi, ma una
interesse comune»: cfr. sul punto, ANAC determina possibilità di deroga è fornita dall’interpello n. 954-
n. 7/2010). Laddove l’accordo non presenti i 15/2017 che riconduce la fattispecie tra quelle
caratteri tipici del partenariato pubblico-pubblico, per le quali il bollo è richiesto solo in caso d’uso,
manchi una reale condivisione di attività e risultati rifacendosi al contenuto dell’art. 24 piuttosto che
e manchi una sinergica convergenza su attività di alla nota.
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