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Pareri & Sentenze Mediappalti
TAR Campania Napoli, Sez. VIII, 25/2/2021, n. 1271
Il contratto di avvalimento avente ad oggetto il prestito del requisito relativo all’”esperienza pregressa”
deve consistere nel mettere a disposizione dell’ausiliata determinate e/o concrete risorse
“... si evince come l’intento del legislatore sia quello di fare un passo ulteriore in termini di concretezza ed
effettività̀ del requisito esperienziale oggetto di avvalimento, non essendo sufficiente neppure la rigorosa
specificazione dei requisiti forniti e delle risorse messe a disposizione, richiesta per il normale avvalimento
operativo, richiedendo l’impegno dell’ausiliaria ad eseguire direttamente i lavori o i servizi.
In tale ottica ha inteso la disposizione anche l’Autorità̀ di vigilanza per i contratti pubblici, che non ha
ritenuto legittimo il ricorso all’avvalimento di requisiti rappresentati da “esperienze professionali pertinenti”
quando il contratto di avvalimento non reca l’impegno dell’ausiliaria ad eseguire direttamente i servizi
per i quali tali capacità sono richieste (Parere di Precontenzioso n. 221 del 01/03/2017; nonché Parere di
Precontenzioso n. 1343 del 20/12/2017). È stato ritenuto, infatti, che il contratto debba contenere tale
impegno, analogamente alla necessaria specifica indicazione delle risorse messe a disposizione, per dare
concretezza all’obbligo dell’ausiliaria di fornire all’ausiliata i mezzi necessari per garantire l’affidabilità ; e
che il supplemento di responsabilità, insito nell’istituto dell’ avvalimento, deve consistere nel mettere a
disposizione dell’ausiliata determinate e/o concrete risorse, che devono essere specificatamente indicate
nel contratto di avvalimento, come prescritto, a pena di nullità, dall’art. 89, comma 1, ultimo periodo,
D.Lg.vo 50/2016. La posizione viene ribadita nella Delibera Anac N. 419/2018, e nella giurisprudenza più
recente (Tar Veneto, Venezia, sez. I, 23 aprile 2018, n. 439, Consiglio di Stato - sentenza n. 2191 del 3
aprile 2019), richiedendosi che il contratto di avvalimento avente ad oggetto il prestito del requisito di
“esperienza pregressa” deve prevedere, a pena di nullità, l’assunzione da parte dell’ausiliaria di un concreto
ed effettivo ruolo esecutivo.”
Consiglio di Stato, Sez. III, 23/02/2021, n. 1576
“la verifica dei requisiti può essere ultimata anche dopo l’aggiudicazione”
“l’aggiudicazione diventa efficace, ai sensi dell’art. 32, comma 7 del Codice, all’esito positivo della verifica
del possesso dei requisiti prescritti. In caso di esito negativo delle verifiche, la stazione appaltante
procederà alla revoca dell’aggiudicazione”. Ne viene, secondo il ragionamento illustrato in sentenza, che
la verifica dei requisiti può essere ultimata anche dopo l’aggiudicazione. Pertanto, il fatto che l’efficacia
dell’aggiudicazione soggiaccia alla condizione sospensiva del positivo esito di dette attività, non costituisce
motivo di illegittimità dell’azione amministrativa ... La ricorrente segnala la contraddittorietà di questa
soluzione rispetto al dettato dell’art. 23 del disciplinare, nella parte in cui dispone che “la stazione
appaltante, previa verifica ed approvazione della proposta di aggiudicazione ai sensi degli artt. 32, comma
5 e 33, comma 1 del Codice, aggiudica l’appalto”... Il motivo è infondato...non è affatto corretto sostenere
che la stazione appaltante era tenuta ad effettuare tutti i controlli e le verifiche disposte dalla normativa di
settore prima di aggiudicare il servizio; ed il passaggio dell’art. 23 richiamato in tal senso dall’appellante è
inconferente ai fini che qui rilevano, perché riferito ad un diverso momento procedimentale (l’approvazione
della proposta di aggiudicazione).”
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