Page 40 - MediAppalti, Anno XIV - N. 10
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Mediappalti Il Punto
una ricognizione delle aree concedibili, ed In primo grado, il T.A.R. Lazio, respingeva il
altre no, in attesa dell’approvazione delle ricorso, concludendo che ‘la correttezza della
linee guida ministeriali di regolamentazione impostazione di Roma Capitale (per la quale
della materia, creando un’immane ingiustizia l’Amministrazione ben può disapplicare una
sociale ed economica nel tessuto del nostro legge contrastante con il diritto europeo) risulta
Paese. Ancora, conseguentemente, non è non corroborata proprio dalle sentenze nn. 17 e
è assurdo ipotizzare, come peraltro accaduto 18 del 2021 dell’Adunanza Plenaria, le quali
con riferimento alle concessioni demaniali hanno chiarito, ben oltre il perimetro della
marittime, che talune amministrazioni decidano, singola fattispecie trattata, che le disposizioni
nel quadro di assoluta incertezza normativa, sul rinnovo automatico (in quel caso, delle
di prorogare le concessioni in scadenza, concessioni marittime con finalità turistico –
nell’attesa dell’approvazione delle linee guida ricreative) contrastano con l’art. 49 del TFUE e
ministeriali che definiscano come procedere con l’art. 12 della direttiva n. 123 del 2006’.
all’aggiudicazione delle aree (!).
I concessionari, soccombenti in primo grado,
In questo caso, come avvenuto per le proponevano allora appello al Consiglio di Stato,
concessioni demaniali marittime, interviene la lamentando, questa volta, ex multis l’erroneità
giurisprudenza a fornire alcuni chiarimenti. A della decisione del giudice di prime cure, per
tal proposito è il caso di analizzare la recente aver travisato i fatti e non considerato la non
sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 19 applicabilità della direttiva Bolkestein’ al caso
novembre 2024, n. 9266 . di specie.
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La decisione trae origine dal ricorso promosso da Il Consiglio di Stato rigetta per intero l’appello
diversi lavoratori, concessionari dei posteggi a proposto, seguendo un iter logico argomentativo
rotazione nel territorio di Roma Capitale, avverso utile ai fini della presente analisi e soprattutto, si
la determinazione dirigenziale con cui veniva ritiene, di illuminante portata ermeneutica ai fini
annullata una precedente determinazione, dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale
a loro favorevole, di avvio della procedura che seguirà nel prossimo futuro.
per il rinnovo della concessione di ‘posteggi a Secondo i giudici di Palazzo Spada, in
rotazione’ per l’esercizio del commercio su aree particolare, la decisione del Comune di Roma di
pubbliche, aventi la scadenza del 31 dicembre disapplicare la normativa nazionale in ragione
2020. dell’applicazione nel nostro ordinamento dei
principi del sovraordinato diritto dell’Unione
I ricorrenti denunciavano, in particolare, l’agire Europea, è da ritenersi legittima. Infatti,
dell’amministrazione capitolina, per aver la Direttiva Bolkestein è chiaramente self
disapplicato la normativa nazionale, la quale, executing, poiché, possiede “un livello di
seppure contrastante con il diritto comunitario, dettaglio sufficiente a determinare la non
avrebbe dovuto prevalere. A detta dei applicazione della disciplina nazionale e ad
concessionari, peraltro, il settore del commercio imporre, di conseguenza, una gara rispettosa dei
su aree pubbliche non avrebbe neppure dovuto principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità,
considerarsi rientrante nell’ambito applicativo non discriminazione, mutuo riconoscimento e
della Direttiva ‘Bolkestein’ . proporzionalità.”
10. Per un’ulteriore analisi della sentenza in commento, si veda R. Felato, Commercio su aree pubbliche: il divieto di
proroga automatica delle concessioni tra indergabilità del diritto unionale e disapplicazione della normativa domestica, in
ItaliAppalti.it, 7 gennaio 2025.
11. Corte di giustizia UE con la sentenza 30 gennaio 2018 (C- 360/15 e C- 31/16).
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