Page 45 - MediAppalti, Anno XII - N. 5
P. 45

Il Punto                                                                             Mediappalti







                 dell’Autorità,  di  senso  opposto.  Infatti,  la  stessa   di  servizi  il  rapporto  con  cui  è  stato  affidato  da
                 ANAC, con deliberazione n.1300/2016, ha ritenuto   una  Azienda  sanitaria  ad  un  privato  la  gestione
                 che la concessione di un impianto sportivo debba   di un  servizio bar  e  ristorazione  all’interno  di un
                 essere  inquadrata  nell’ambito  delle  concessioni   complesso  ospedaliero,  in  quanto  sussistono
                 di servizi,  “trattandosi  di contratto  a  titolo   entrambi  i requisiti contenutistici: il servizio di
                 oneroso in cui il corrispettivo del concessionario è   gestione  del bar  interno  è  reso  ad  un  pubblico
                 rappresentato dal profitto derivante dalla gestione   di utenti  del  presidio ospedaliero,  ed  il rischio di
                 dei servizi”.                                  gestione del servizio ricade sull’aggiudicatario, che
                                                                non  è  dunque  remunerato  dall’Amministrazione,
                 In  questo  caso,  l’assenza  di  opere  realizzate   ma  si rifà  sugli utenti.  Né  può  indurre  ad
                 dal  concessionario  e  destinate  alla  fruizione   una  diversa  soluzione la circostanza  che,  in
                 dell’impianto  e,  parimenti,  l’assenza  di un  vero   correlazione anche con l’affidamento in uso di locali
                 e  proprio  “rischio  operativo”  trasferito  in  capo   dell’Azienda ospedaliera, sia previsto dal bando di
                 al  concessionario  stesso,  non  hanno  impedito   gara  il versamento,  da  parte  del concessionario,
                 all’Autorità di qualificare la concessione in esame   di  un  canone  annuo,  come  pure  l’obbligo  dello
                 come “concessione di servizi”.                 stesso di svolgere i lavori di predisposizione e di
                                                                adeguamento funzionale dei locali. Poiché l’attività
                 Una  diversa  visione,  invece,  si registra  nella   economica  esercitata  per  erogare  prestazioni
                 sentenza del TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, del   volte a  soddisfare  bisogni collettivi  ritenuti
                 20 gennaio 2020, n. 45, in un caso assai affine a   indispensabili  in  un  determinato contesto  sociale
                 quelli sopra descritti: si tratta di un bar all’interno   costituisce un pubblico servizio, nel caso di specie
                 di un ospedale.                                vista  la  natura  mista del  rapporto  risultavano
                                                                applicabili  alla  procedura  per  l’affidamento  le
                 Proprio  in  materia  di  distinzione  fra  concessione   regole della concessione di servizi ovvero di altro
                 di beni pubblici  e di servizi,  il  Tribunale  di   modulo  procedimentale  che  tenesse  nella  debita
                 merito  afferma:  “Il contratto  di cui  è questione,   considerazione, sul piano dinamico, lo svolgimento
                 che  per  espressa  qualificazione  del  capitolato   dell’attività» (cfr., ex aliis, T.A.R. Molise, n. 26 del
                 tecnico ha ad oggetto il “servizio di gestione bar,   2010).”  (TAR  Emilia-Romagna,  Bologna,  sez.  II,
                 somministrazione di alimenti e bevande, la vendita   10 gennaio 2018, n. 18)”.
                 di alimenti (…) la rivendita di giornali, quotidiani”,
                 è  specificamente  e  dettagliatamente  normato   Più neutra e concentrata sulla struttura del contratto
                 dalla  lex specialis  con  la previsione di precisi e   (a discapito del tema della prevalenza dei servizi o
                 specifici  obblighi  posti  in  capo  al  concessionario,   dei beni pubblici) è la tesi del TAR Sardegna (Sez.
                 al  fine  di  conformarne  l’attività  a  precise  regole   I,  sentenza  18  giugno  2019,  n.  547),  chiamato
                 di efficienza, continuità e qualità, che travalicano   ad  esaminare  la  fattispecie  dell’utilizzo,  da  parte
                 la mera gestione del bene pubblico e connotano il   di terzi, di un immobile di proprietà comunale con
                 rapporto in termini di servizio.”              vincolo di destinazione ad uso “asilo nido”.

                 In  questo  caso,  però,  il  TAR  perviene  a  tale   Il Tribunale  di merito,  sul punto,  precisa  che:
                 determinazione proprio valorizzando il principio di   “la  sola  appartenenza  del bene  al  patrimonio
                 prevalenza dei servizi, rispetto al bene pubblico cui   indisponibile non qualifica di per sé la concessione
                 accedono – ravvisando anche, nel caso di specie,   in  termini  di  “concessione  di  beni”,  essendo  un
                 che  il concessionario  si  era  assunto  una  sorta  di   simile  automatismo  certamente  da  escludere
                 “rischio operativo”. Afferma, infatti, il TAR “ormai la   tutte  le  volte  in  cui,  la  natura  pubblicistica del
                 giurisprudenza (sia quella amministrativa sia quella   bene  trovi  fondamento  nella  sua  strumentalità
                 della  Corte  di  cassazione)  abbia  pacificamente   allo svolgimento di un servizio pubblico, secondo
                 qualificato come concessione di servizi il rapporto   il criterio teleologico di cui all’art. 826, comma 2,
                 con cui una p.a. affida ad un privato la gestione   c.c., giacché tale schema implica, per sua natura,
                 di un  servizio bar  e  ristorazione  all’interno  di un   una  “coesistenza”  tra  natura  pubblica  del  bene
                 complesso immobiliare di proprietà  demaniale.   e  funzione  pubblica del servizio cui  è  destinato;
                 Su tale piano è stato, infatti, ormai chiarito, con   in  questi  casi,  dunque,  compete  all’interprete
                 principi validi anche per la vicenda per cui è causa,   individuare,  tra  i  due  profili,  quello  in  concreto
                 che, ad esempio, «va qualificato come concessione   prevalente  e,  come  tale,  capace  di  qualificare

                                                             45
   40   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50