Page 41 - MediAppalti, Anno XII - N. 5
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Il Punto Mediappalti
rischio sul lato della domanda e sul lato dell’offerta, bene immobile al locatore, il canone e le spese
ossia da fattori al di fuori della sfera di controllo accessorie a carico del conduttore.”
delle parti (v. Considerando 20 e l’art. 5, n. 1, della
direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Nel ricercare i tratti salienti del negozio giuridico, al
Consiglio del 26 febbraio 2014 sull’aggiudicazione fine di qualificarlo come concessione di beni pubblici
dei contratti di concessione).”. o concessione di servizi si deve fare riferimento
agli atti delle singole procedure competitive, in
Ma vi è di più: il concessionario di un bene cui viene descritto non solo il servizio affidato,
pubblico, infatti, so distingue per gli investimenti ma anche il rischio di impresa che l’operatore
che effettua sul bene, al fine di renderlo idoneo a economico si assume e gli investimenti che egli
costituire un vero e proprio “bene aziendale”, non intende effettuare ai fini dell’utilizzo del bene.
potendosi limitare al mero “sfruttamento”. In tal senso, nel caso in esame, pur essendo la gara
E analizzando gli atti di gara, in particolare il aggiudicata sulla base dell’offerta economicamente
capitolato, nel caso in esame non si rileva alcuna più vantaggiosa, ciò nondimeno il “progetto di
di tali condizioni; dunque, nel caso di specie non si miglioramento del servizio” non è stato ritenuto
può parlare di concessione di servizi. indicativo dell’assunzione di un rischio operativo,
L’ente parco, infatti, ha posto in gara la concessione né di un investimento a favore dell’asset.
dei locali di ristorazione, che l’operatore economico
aggiudicatario si sarebbe limitato ad utilizzare con Il Collegio evidenzia che “come correttamente
la medesima destinazione d’uso. precisato dal giudice di prima istanza ‘per non
perdere di vista i termini della questione, che si
E sul punto, il Consiglio di Stato ricorda: sta trattando della concessione dei locali del bar
“La giurisprudenza prevalente individua il – ristorante di Cala Reale sull’Isola dell’Asinara’,
criterio discriminante tra ‘componente beni’ sicché appare evidente che l’obiettivo di fondo
e ‘componente servizi’ negli obiettivi di fondo perseguito dall’Amministrazione concedente, non
perseguiti dall’Amministrazione concedente, i travalica il fine di concedere al privato l’utilizzo
quali, se travalicano il mero utilizzo ordinario del di un bene previo pagamento di corrispettivo (si
bene (secondo la sua destinazione dichiarata negli tratta di uno schema “modale” di concessione
atti di gara), collocandosi in una prospettiva più del bene che ricalca il negozio della locazione,
ampia, qualificano necessariamente il rapporto in laddove, la natura pubblica della proprietà del
termine di servizi.”. bene, rende rilevanti le connotazioni qualitative
dell’attività da svolgere nei locali, corrispondente
E non solo la giurisprudenza, ma anche il alla, naturalmente vincolante, destinazione d’uso
“considerando” n. 15 della Direttiva n. 23/2014 del bene oggetto della concessione, espressa,
chiarisce: “… taluni accordi aventi per oggetto come si vedrà, nella legge di gara). Nella specie,
il diritto di un operatore economico di gestire infatti, il Direttore dell’Ente Parco ha affidato alla
determinati beni o risorse del demanio pubblico, … la concessione dei locali del bar-ristorante, per
in regime di diritto privato o pubblico, quali terreni il canone mensile di euro 2.083,34, secondo le
o qualsiasi proprietà pubblica, in particolare nel prescrizioni del bando di gara e delle proposte
settore dei porti marittimi o interni o degli aeroporti, operative migliorative dichiarate in fase di gara.”.
mediante i quali lo Stato oppure l’amministrazione Esaminando gli atti di gara, “a sostegno dell’assunto
aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore fissa depone la lettura dell’art. 1 del Capitolato speciale,
unicamente le condizioni generali d’uso senza oggetto della concessione, dal quale non è dato
acquisire lavori o servizi specifici, non dovrebbero evincere un superamento del mero utilizzo, dietro
configurarsi come concessioni ai sensi della corrispettivo, del bene, in quanto semplicemente
presente direttiva. Ciò vale di norma per i contratti si precisa che: “ il gestore dovrà assicurare le
di locazione di beni o terreni di natura pubblica che attività di ristoro in linea con i principi e le finalità
generalmente contengono i termini che regolano istitutive del Parco e dovrà contribuire attraverso
la presa di possesso da parte del conduttore, la la futura gestione al miglioramento dell’esperienza
destinazione d’uso del bene immobile, gli obblighi complessiva dei visitatori del Parco, in particolare
del locatore e del conduttore per quanto riguarda per ciò che riguarda il profilo enogastronomico.” In
la manutenzione del bene immobile, la durata relazione alle modalità di espletamento dell’attività
della locazione e la restituzione del possesso del di ristoro non si aggiunge nulla, se non che “a tal
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