Page 21 - MediAppalti, Anno XIII - N. 5
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Il Punto                                                                             Mediappalti






               -  il  “controllo  analogo”  si  estrinsechi  in  forme  di   3. Il vaglio della Corte di Giustizia UE
               condizionamento ulteriori e più incisive rispetto ai
               “normali” poteri di un socio di maggioranza.    La  disciplina  nazionale  sull’affidamento  in  house
                                                               è passata spesso al vaglio della Corte di Giustizia
               Con l’entrata in vigore delle direttive 2014/23/UE,   UE.  Significativa  l’ordinanza  della  Corte  di
               2014/24/UE e 2014/25/UE la materia ha trovato   Giustizia,  sez.  IX,  6  febbraio  2020,  nelle  cause
               una  nuova  fonte  normativa,  poiché  il  legislatore   riunite  C-89/19  e  C-91/19,  dove  la  Corte  si è
               comunitario  ha  voluto inserire  in disposizioni   pronunciata sulle due questioni pregiudiziali poste
               di  diritto  positivo  quello  che  era  l’orientamento   dalla V  sezione del Consiglio  di Stato  in materia
               giurisprudenziale comunitario sul tema.         di Società in house (con ordinanze di remissione
                                                               n.138 del 7 gennaio 2019, n. 293 del 14 gennaio
               Il legislatore italiano, da parte sua, nel recepire le   2019 e n. 296 del 15 gennaio 2019).
               nuove  direttive  in materia  di appalti pubblici,  ha
               inserito  anch’esso  all’interno  del  D.Lgs.  50/2016   Nel  caso  in  esame,  la  ricorrente  contestava  la
               una  specifica  disciplina  dell’istituto  –  ricalcando   legittimità  dell’affidamento  diretto  in house  del
               fedelmente  quanto  già  stabilito  dalle  direttive   servizio di igiene  urbana,  da  parte  di alcuni
               comunitarie.                                    Comuni,  ad  una  Società  interamente  partecipata
                                                               da Amministrazioni comunali.
               Al riguardo, occorre sottolineare come gli articoli
               del D.Lgs. 50/2016 dedicati all’in house providing   Tale Società era caratterizzata dalla compresenza
               siano due: l’art. 5 (che definisce le tipologie di in   di  “soci  pubblici  affidanti”,  che  esercitano  il
               house  providing  possibili  e  ne  precisa  i  requisiti)   controllo  analogo  ed  affidano  in house  il  servizio
               e  l’art.  192  (il  quale  prevede  l’istituzione  di   alla  partecipata;  e  “soci  pubblici  non  affidanti”
               uno  specifico  registro  a  cura  di  ANAC  nel  quale   che non esercitano il controllo analogo e, quindi,
               debbano essere iscritte le stazioni appaltanti che si   detengono  la  partecipazione  nella  prospettiva  di
               avvalgono di affidamento in house).             affidare il servizio solo in futuro.

               Per  quanto  riguarda  le  tipologie  di  affidamenti   Con  la  prima  questione,  il  Consiglio  di  Stato  ha
               in house,  l’art.  5  citato prevede  adesso  in modo   chiesto al Giudice  euro-unitario  se una  norma
               espresso  che  possa  darsi  seguito  ad  affidamenti   interna,  quale  l’art.  192  del  Codice  dei  contratti
               in house:                                       pubblici (che subordina l’affidamento in house alla
                                                               presenza di condizioni stringenti), sia compatibile
               - da parte di una amministrazione aggiudicatrice a   con il diritto euro-unitario.
               favore di un soggetto da essa controllato;
               -  da  parte  del  soggetto  controllato  a  favore   Il  Giudice  nazionale  infatti  sottolineava  che  l’art.
               dell’amministrazione che lo controlla;          192  del  Codice  assegnerebbe  all’affidamento  in
               - da parte di una amministrazione aggiudicatrice a   house  natura  “derogatoria”  rispetto al ricorso al
               favore di un soggetto indirettamente controllato;  mercato;  ammettendone  l’esperibilità  solo:  i)  in
               -  da  parte  del  soggetto  controllato  a  favore  di   caso  di  dimostrato  fallimento  del  mercato
               un  altro soggetto controllato dalla medesima   rilevante;  ii)  a  fronte  di  un  onere  motivazionale
               amministrazione aggiudicatrice.                 rafforzato.

               Viene inoltre sancito espressamente che il controllo   Il che si sarebbe posto in contrasto con i principi
               può  essere  “condiviso”  da  più  amministrazioni   euro-unitari  di libertà delle scelte  organizzative
               le  quali  controllino  congiuntamente  il  medesimo   delle Pubbliche Amministrazioni (cfr. considerando
               soggetto affidatario.                           §  5  Direttiva  2014/13  UE  e  2014/14  UE)  e  con
                                                               l’art.  12,  par.  3,  della  Direttiva  2014/24  UE;  la
               Per  quanto  riguarda  i  requisiti  che  debbano   quale - escludendo dal suo ambito di applicazione
               sussistere  per  aversi  un  corretto  affidamento  in   gli appalti aggiudicati secondo il modello in house
               house vengono ripetuti i tre “tradizionali” requisiti   –  avrebbe  posto  tali  affidamenti  su  un  piano
               del capitale pubblico, dello svolgimento di attività   paritetico rispetto al ricorso al mercato.
               prevalentemente  per  gli enti  controllanti e  del   Con  la  seconda  questione,  il  Consiglio  di  Stato
               “controllo analogo”.                            aveva  sollevato  dubbi sulla compatibilità  dell’art.
                                                               4  co.  1  del  Testo  Unico  delle  società  partecipate
                                                               (D.lgs. 175/2016) con l’art. 12 par. 3 della Direttiva

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