Page 55 - MediAppalti, Anno XIII - N. 4
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Pareri & Sentenze                                                                    Mediappalti





               Pareri &                     PARERI

               Sentenze                       E SEN
                                                TENZE



























               Consiglio di Stato, Sez. V, 26/5/2023, n. 5208


               Il  requisito  dell’esperienza  “nello  specifico  settore  cui  afferisce  l’oggetto  del  contratto”  richiesto  per  le
               commissioni giudicatrici

               “… va ricordato (ex multis Cons. Stato V, 11 dicembre 2017, n. 5830) che il requisito dell’esperienza “nello
               specifico settore cui afferisce l’oggetto del contratto” deve essere inteso in modo coerente con la poliedricità
               delle competenze spesso richieste in relazione alla complessiva prestazione da affidare, non solo tenendo
               conto, secondo un approccio formale e atomistico, delle strette professionalità tecnico-settoriali implicate
               dagli specifici criteri di valutazione, la cui applicazione sia prevista dalla lex specialis.”




               TAR Calabria Catanzaro, Sez. I, 8/5/2023, n. 722


               L’omissione o un refuso presente nel bando o nel disciplinare, ascrivibile quindi alla stazione appaltante,
               necessitano di un’apposita rettifica del bando o del disciplinare con le stesse forme di redazione, al fine di
               garantire la conformità dell’azione amministrativa al regime di gara e la trasparenza nei confronti di tutti
               gli operatori economici

               “... la giurisprudenza richiamata dalle controparti in tema di errore materiale rilevabile ictu oculi involge
               le ipotesi in cui tale errore riguardi l’offerta avanzata da un operatore economico (T.A.R. Emilia-Romagna,
               Bologna, Sez. II, 3 novembre 2020, n. 800) e non la diversa evenienza di un’omissione o di un refuso
               presente nel bando o nel disciplinare, ascrivibile quindi alla stazione appaltante (Consiglio di Stato, Sez. V,
               8 novembre 2017 n. 5162).
               Mentre nel primo caso, infatti, l’amministrazione procedente può comunque evincere la volontà espressa
               dal partecipante alla selezione pubblica senza alcuna attività correttiva del giudizio, nella seconda evenienza
               l’amministrazione  aggiudicatrice,  autovincolata  alle disposizioni  di gara,  è  onerata  invece  ad  operare
               un’apposita rettifica del bando o del disciplinare con le stesse forme di redazione, al fine di garantire la
               conformità dell’azione amministrativa al regime di gara e la trasparenza nei confronti di tutti gli operatori
               economici.”

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