Page 40 - MediAppalti, Anno XIII - N. 10
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                    2.  Le  diverse  opzioni  ermeneutiche:  la
                       posizione assunta da ANAC
                                                                Il quinto d’obbligo deve qualificarsi
               A  ben  vedere,  sia  la  Relazione  del Consiglio  di   “quale tipizzazione delle clausole
               Stato  di accompagnamento  al  nuovo  Codice  che   di cui all’art. 120 comma 1 lett. a)
               ANAC hanno avuto modo di sottolineare come la   poiché la relazione allegata al codice
               facoltà  di  dichiarare  negli  atti  di  gara  la  riserva   evidenzia che l’indicazione del quinto
               di  poter  affidare  o  diminuire  prestazioni  entro  il   d’obbligo sin nei documenti di gara
               quinto dell’importo contrattuale fosse riconducibile   iniziali si è resa necessaria al fine di
               alla  necessità  di aderire  ad  una  delle ipotesi di
               modifica  contrattuale  previste  dalla  normativa   rendere la previsione compatibile
               comunitaria,  sebbene  non  fosse  stata  indicata  la   con le fattispecie di modifica
               specifica fattispecie tra quelle previste dall’articolo   consentite dalla direttiva”.
               72 della Direttiva nell’ambito delle quali inquadrare
               quella del quinto d’obbligo.

               La Relazione AIR a corredo alla bozza di Bando tipo   all’articolo 120,  co.  1,  lett. c)), propriamente
               n. 1 posta in consultazione agli stakeholder prima   deputate a disciplinare le varianti in corso d’opera
               della  pubblicazione  ufficiale,  aveva  rammentato   per fatti imprevisti ed imprevedibili.
               che  “(a)lcuni concordano  con  l’interpretazione
               adottata  nel disciplinare  che  riconduce  il  quinto   Appare  evidente  come  il  revirement  dell’Autorità
               d’obbligo  alle  modifiche  ex  articolo  120  comma   sia stato compulsato dal dover individuare gioco-
               1  lettera  a)  e  la  considera  quale  opzione a  sé   forza la fattispecie comunitaria entro cui sussumere
               stante di modifica del contratto, con conseguente   il  quinto  d’obbligo,  quando,  a  giudicare  l’origine
               conteggio del relativo importo ai fini della soglia.   dell’istituto  rassegnato  nel  paragrafo  precedente,
               Altri aderiscono  all’interpretazione  sostenuta   tale “imperativo categorico” appare del tutto privo
               dall’Autorità  nel  comunicato  del  23/3/2021.   di agganci sistematici di natura comunitaria.
               Secondo  tale  interpretazione  il quinto  d’obbligo
               non  va  ricondotto  all’art.  120  co.  1  lett.  a),  ma   Il quinto d’obbligo è, invero, una ipotesi del tutto
               all’ipotesi di cui  alla  lett.  c),  ossia  alle  varianti   domestica,  nata  post  tangentopoli  per  aiutare  le
               in  corso  d’opera.  Non  si tratta,  invero,  di scelta   stazioni appaltanti in fase strettamente esecutiva a
               discrezionale  della  stazione  appaltante,  ma  di   gestire una controparte contrattuale spesso assai
               varianti necessarie che possono essere imposte se   più capace  e avvezza a “ragionare”  (in termini
               limitate al quinto (con conseguente firma del solo   economici  soprattutto)  di  modifiche  delle  opere
               atto di sottomissione, senza necessità di modifica   in corso di esecuzione di molti RUP, garantendo a
               contrattuale) o devono essere accettate se di valore   quest’ultimo un baluardo ragionevole, cioè il 20%
               superiore (con atto aggiuntivo al contratto)”.  dell’importo del contratto, dietro  il quale lo stesso
                                                               RUP avrebbe  potuto trincerarsi per  arginare  le
               La posizione assunta da ANAC è stata poi quella di   pretese economiche in corso d’opera di appaltatori
               propendere per la sussumibilità del quinto d’obbligo   particolarmente disinvolti.
               “quale tipizzazione delle clausole di cui all’art.
               120 comma 1 lett. a) poiché la relazione allegata   Per converso, l’articolo 72 della Direttiva appalti,
               al codice evidenzia che  l’indicazione del quinto   partendo  dall’assunto  eurocomunitario  di
               d’obbligo  sin  nei  documenti  di gara  iniziali  si  è   amministrazioni sempre  capaci e competenti,  ha
               resa necessaria al fine di rendere la previsione   individuato alcune ipotesi di modifica contrattuale
               compatibile  con  le  fattispecie  di  modifica   in corso  d’opera  che  si sono  poi risolte (e
               consentite dalla direttiva”.                    successivamente introitate nel nostro ordinamento)
                                                               nelle altre ipotesi oggi previste dall’articolo 120 del
               Di  certo  tale  posizione appare  distonica rispetto   nuovo Codice.
               quella che la stessa ANAC aveva sostenuto nel 16
               giugno 2021, quando con la Delibera ANAC n. 461   Nelle strette maglie dell’articolo 72 della Direttiva,
               aveva  invece  ricondotto  le  variazioni contrattuali   l’ANAC non ha saputo far altro che prendere la via
               del  quinto  d’obbligo  nell’alveo  di  quelle  di  cui   più  semplicistica  di  accostare  il  quinto  d’obbligo
               alla  lettera  c)  co.  1  dell’allora  vigente  106  del   all’ipotesi prevista dall’articolo 120 c.1 lett. a) del
               d.lgs.  50/2016  (oggi  previste  pedissequamente

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