Page 35 - MediAppalti, Anno XIII - N. 10
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Il Punto                                                                             Mediappalti






               obbligo, in termini di inserimento, per le stazioni   deve  effettuare  un  bilanciamento  tra  l’interesse
               appaltanti,  la cui applicazione sarebbe  avvenuta   dell’appaltatore alla revisione e l’interesse pubblico
               nel  caso  di conclusione  positiva  dell’istruttoria   connesso  al risparmio  di spesa  ed alla regolare
               esperita.                                       esecuzione  del contratto  aggiudicato.  È da
                                                               escludere  che  la  pretesa  vantata  dall’appaltatore
               In  mancanza  della prevista pubblicazione dei   abbia la consistenza di un  diritto  soggettivo
               costi  standardizzati  di  cui  all’art.  115,  si  è   perfetto  suscettibile  di  accertamento  e  condanna
               ritenuto che la revisione di cui all’art. 115 potesse   da parte del giudice amministrativo.
               ragionevolmente  essere  ancora  effettuata  sulla
               base  dell’indice  FOI  pubblicato dall’ISTAT (salvo   La posizione del privato contraente con riferimento
               circostanze eccezionali che devono essere provate   alla revisione dei prezzi, si articolerà nella titolarità
               dall’impresa), tenendo conto di tutte le circostanze   di  un  interesse  legittimo  con  riferimento  all’  an
               del  caso  concreto  al  fine  di  esprimere  la  propria   della pretesa ed eventualmente in una situazione
               determinazione discrezionale.                   di diritto soggettivo con riguardo al quantum, nel
                                                               momento in cui sarà intervenuto il riconoscimento
                                                               della spettanza di un compenso revisionale.
                  Le clausole difformi, rispetto alla
                 revisione dei prezzi, contenute nei           L’indice  Istat  segna  la  soglia massima  della
                                                               revisione,  fatte  salve  eventuali  circostanze
                 contratti a prestazioni continuative,         eccezionali  e  specifiche  da  dimostrare.  Un
                  sono state considerate nulle per             nuovo  Ccnl, ad  esempio,  che  aumenti  i costi
                 contrasto con la norma imperativa,            dei dipendenti in termini di oneri  e contributi,
                con riferimento alla legge 537/93. La          soprattutto se conoscibile al momento della stipula
               nullità non ricopriva l’intero contratto,       del contratto di appalto e, come tale, costituente
                 ma colpiva la clausola contrastante           una  circostanza  prevedibile,  è  quindi  inidoneo
                                                               a  giustificare  una  deroga  dal  limite  dell’indice
                      con la norma considerata.                Istat  (Consiglio di  Stato,  Sez.  3,  sentenza  del  5
                                                               novembre 2018, n. 6237). Fino al 2016 quindi era
                                                               presente  l’obbligatoria inserzione di una  clausola
                                                               di revisione periodica del prezzo, da operare sulla
               La  disposizione  prevedeva,  come  per  la legge   base  di un’istruttoria  condotta  dai competenti
               537/93,  che  la  revisione  dei  prezzi  seguisse   organi tecnici dell’Amministrazione.
               un’istruttoria  da  parte  dei  dirigenti responsabili
               della  acquisizione  di  beni  e  servizi,  sulla  base  in
               primo luogo dei dati forniti dalla sezione centrale
               dell’Osservatorio  dei  contratti  pubblici relativi  a   Fino al 2016 quindi era presente
               lavori, servizi e forniture e dall’ISTAT (art. 7, comma   l’obbligatoria inserzione di una
               4,  lett.  c),  e  comma  5,  del  d.lgs.  n.  163/2006).
                                                                 clausola di revisione periodica del
               Sussisteva  quindi  per  le  disposizioni  l’obbligo  di   prezzo, da operare sulla base di
               inserzione della clausola e quindi del corrispondente   un’istruttoria condotta dai competenti
               diritto della parte contraente.                  organi tecnici dell’Amministrazione,
                                                                con il d.lgs. 50/2016 è stata resa una
               I risultati del procedimento  di revisione  prezzi,      facoltà l’inserimento.
               come ritenuto dalla giurisprudenza amministrativa,
               in  via  generale,  sono  quindi  espressione  di  una
               facoltà discrezionale che sfocia in un provvedimento
               autoritativo,  il  quale  deve  essere  impugnato  nel   3.  La  revisione  dei  prezzi  nel  D.lgs.
               termine decadenziale di legge (Cons. Stato, Sez.       50/2016 e nel D.lgs. 36/2023
               V, 27 novembre 2015 n. 5375, Consiglio di Stato
               sez. IV, 6 agosto 2014, n. 4207; sez. V, 24 gennaio   Continuando  il  confronto  tra  le  norme  che  nel
               2013, n. 465; sez. V, 3 agosto 2012 n. 4444).   tempo hanno regolato l’istituto, il codice del 2016,
                                                               all’art.  106,  ha  facoltizzato  l’inserimento  della
               La facoltà discrezionale riconosciuta alla stazione   previsione nei documenti di gara, a condizione che
               appaltante si esprime con il fatto che la medesima   la modifica del contratto durante il suo periodo di


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