Page 45 - MediAppalti, Anno X - N. 3
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Il Punto Mediappalti
A conferma di tale finalità, si cita non solo il parere Cost. e art. 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241,
n. 855 emesso dall’Adunanza della commissione recante «Nuove norme in materia di procedimento
speciale del Consiglio di Stato il 1° aprile 2016, amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
relativo allo schema del Codice appalti, ma anche amministrativi»), non richiede una conferma nelle
la costante linea interpretativa della Corte di normative di settore – quanto nel suo essere
Giustizia UE, che “nell’affermare la non contrarietà riferito, in particolare, agli affidamenti diretti,
della norma oggi scrutinata all’art. 12, paragrafo segno di una specifica attenzione a questo istituto
3, della direttiva 2014/24/UE, ha ribadito che già da parte del legislatore delegante. È dunque
dal principio di libera autorganizzazione delle alla stregua di questo dato che occorre valutare
autorità pubbliche (di cui al quinto considerando la scelta del legislatore delegato di imporre, per
della direttiva 2014/24/UE e all’art. 2, paragrafo tali casi, un onere di motivazione circa il mancato
1, della direttiva 2014/23 del Parlamento ricorso al mercato.”.
europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014,
sull’aggiudicazione dei contratti di concessione) Tale principio, nell’ottica di “interpretazione
discende la «libertà degli Stati membri di scegliere diffusa” di cui si è detto all’inizio, è forse il punto
il modo di prestazione di servizi mediante il quale nodale della decisione in commento ed è forse la
le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno vera luce-guida cui potranno rifarsi gli interpreti.
alle proprie esigenze» e, conseguentemente, quel La nitidezza di tale principio non scompare dietro le
principio «li autorizza a subordinare la conclusione di numerose citazioni dei precedenti giurisprudenziali
un’operazione interna all’impossibilità di indire una della stessa Consulta, diffusi nella sentenza, anzi,
gara d’appalto e, in ogni caso, alla dimostrazione, la linea omogena tracciata da tali pronunce, non
da parte dell’amministrazione aggiudicatrice, dei fa’ che accrescerne la luce.
vantaggi per la collettività specificamente connessi
al ricorso all’operazione interna» (Corte di giustizia, Ricorda, poi, la Corte che il solco normativo è
nona sezione, ordinanza 6 febbraio 2020, in cause coerente con l’interpretazione appena enunciata.
da C-89/19 a C-91/19, Rieco spa, resa su rinvio Infatti: “Già l’art. 23-bis del decreto-legge 25
pregiudiziale del Consiglio di Stato, sezione quinta, giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per
con ordinanze 7 gennaio 2019, n. 138 e 14 gennaio lo sviluppo economico, la semplificazione, la
2019, n. 293 e n. 296; nello stesso senso, Corte di competitività, la stabilizzazione della finanza
giustizia, quarta sezione, sentenza 3 ottobre 2019, pubblica e la perequazione tributaria), convertito,
in causa C-285/18, Irgita).”. con modificazioni, nella legge 6 agosto 2008,
n. 133 e poi abrogato a seguito di referendum,
In conclusione, quindi, ne discende la compatibilità richiedeva, tra le altre condizioni legittimanti il
costituzionale della norma censurata. ricorso all’affidamento in house nella materia dei
Sotto altro profilo, “nemmeno sussiste la servizi pubblici locali, la sussistenza di «situazioni
violazione dell’art. 1, comma 1, lettera eee), eccezionali che, a causa di peculiari caratteristiche
della medesima legge delega, che impone, per economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche
quanto qui rileva, di garantire «adeguati livelli di del contesto territoriale di riferimento, non
pubblicità e trasparenza delle procedure anche permettono un efficace ed utile ricorso al mercato».
per gli appalti pubblici e i contratti di concessione L’onere motivazionale in questione, poi,
tra enti nell’ambito del settore pubblico, cosiddetti contrariamente a quanto ritenuto dal rimettente,
affidamenti in house, prevedendo, anche per non si discosta, nella sostanza, da quello imposto
questi enti, l’obbligo di pubblicazione di tutti gli atti dall’art. 34, comma 20, del decreto-legge 18
connessi all’affidamento, assicurando, anche nelle ottobre 2012, n. 179 (Ulteriori misure urgenti per la
forme di aggiudicazione diretta, la valutazione sulla crescita del Paese), convertito, con modificazioni,
congruità economica delle offerte, avuto riguardo nella legge 17 dicembre 2012, n. 221.”.
all’oggetto e al valore della prestazione».”.
La Consulta, con una puntuale “sententia” ricorda, La via tracciata non poteva che concludersi con una
in proposito, che “va evidenziato anzitutto sorta di monito, indirizzato alle società partecipate,
che il criterio direttivo trova il suo epicentro che ricorda l’adagio dantesco “… considerate la vostra
non tanto nel generico obbligo di adeguata semenza…” e, con parole più moderne, ricorda:
pubblicità e trasparenza – che, in quanto principio “Infine, l’art. 5, comma 1, del decreto legislativo
fondamentale dell’azione amministrativa (art. 97 19 agosto 2016, n. 175 (Testo unico in materia
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