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Mediappalti Il Punto
dell’agente (non potendo dipendere il regime meccanismi di salvaguardia anche interni alla
di oggettiva responsabilità dalle connotazioni stessa organizzazione del preponente (come rileva
dell’atteggiamento psicologico dell’autore del Cass. pen. n. 13799 del 2015 cit.).
fatto), ma in relazione all’oggettiva destinazione
della condotta a fini diversi da quelli istituzionali Ne deriva che quest’ultimo andrà esente dalle
o - a maggior ragione - contrari a quelli per i quali conseguenze dannose di quelle condotte,
le funzioni o le attribuzioni o i poteri erano stati anche omissive, poste in essere dal preposto in
conferiti. estrinsecazione dei poteri o funzioni o attribuzioni
conferiti, che fosse inesigibile prevenire o
La conseguenza è l’integrale applicazione della raffigurarsi oggettivamente come sviluppo non
disciplina della responsabilità extracontrattuale, anomalo, secondo un giudizio controfattuale
che implica a sua volta un’adeguata delimitazione oggettivizzato ex ante, di quell’estrinsecazione,
di tale conclusione: quand’anche distorta o deviata o vietata: in
tanto assorbita od a tanto ricondotta, almeno
In primo luogo, valgono i principi e le regole in quanto alla sola qui rilevante fattispecie dei danni
tema di accertamento del nesso causale secondo causati dall’illecito del pubblico funzionario, ogni
le regole sopra ricordate; altra conclusione sull’occasionalità necessaria,
tra cui l’estensione alla mera agevolazione della
In secondo luogo, vige l’elisione del nesso in ipotesi commissione del fatto.
di fatto naturale o del terzo o del danneggiato che
sia di per sé solo idoneo a determinare l’evento;
In terzo luogo, si applica la regola generale 1.2. Sintesi
dell’art. 1227 cod. civ. in tema di concorso del fatto
colposo del danneggiato (su cui v., tra le altre, le Per sintetizzare quanto fin qui esposto, occorre
già richiamate Cass. ord. nn. 2478, 2480 e 2482 dunque postulare una natura composita della
del 2018). responsabilità dello Stato o dell’ente pubblico per
il fatto illecito del dipendente o funzionario, per
Soprattutto, però, è insito nel concetto stesso di applicare i principi della responsabilità indiretta
causalità adeguata che la sequenza tra premesse elaborati per l’art. 2049 cod. civ. all’attività non
e conseguenze sia rigorosa e riferita a quelle tra provvedimentale (o istituzionale) della pubblica
queste che appaiano, con giudizio controfattuale amministrazione; e, in base ad essi, affermarne
di oggettivizzazione ex ante della probabilità o di la concorrente e solidale responsabilità per i
regolarità causale, come sviluppo non anomalo, danni causati da condotte del preposto pubblico
anche se implicante violazioni o deviazioni od definibili come corrispondenti ad uno sviluppo
eccessi in quanto anch’esse oggettivamente oggettivamente non improbabile delle normali
prevenibili, di attività rese possibili solo da quelle condotte di regola inerenti all’espletamento delle
funzioni, attribuzioni o poteri. incombenze o funzioni conferite, anche quale
violazione o come sviamento o degenerazione
Intanto può giustificarsi, infatti, la scelta legislativa od eccesso, purché anche essi prevenibili perché
di far carico al preponente degli effetti delle oggettivamente non improbabili.
attività compiute dai preposti, in quanto egli possa
raffigurarsi ex ante quali questi possano essere e Sono pertanto fonte di responsabilità dello
possa prevenirli o tenerli in adeguata considerazione Stato o dell’ente pubblico anche i danni
nell’organizzazione della propria attività quali determinati da condotte del funzionario o
componenti potenzialmente pregiudizievoli: e dipendente, pur se devianti o contrarie rispetto
quindi in quanto possa da lui esigersi di prefigurarsi al fine istituzionale del conferimento del
gli sviluppi che possono avere le regolari (in quanto potere di agire, purché: - si tratti di condotte
non anomale od oggettivamente improbabili) a questo legate da un nesso di occasionalità
sequenze causali dell’estrinsecazione dei poteri (o necessaria, tale intesa la relazione per la
funzioni o attribuzioni) conferiti al suo preposto, quale, in difetto dell’estrinsecazione di detto
tra i quali rientra la violazione aperta del dovere potere, la condotta illecita dannosa - e quindi,
di ufficio la cui cura è stata affidata, non per quale sua conseguenza, il danno ingiusto -
nulla quello essendo circondato di garanzie o non sarebbe stata possibile, in applicazione
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