Page 45 - MediAppalti, Anno XI - N. 7
P. 45
Il Punto Mediappalti
1.1 L’occasionalità necessaria non proprio, in sostanza, di empiria reiterata e
verificata) e quindi per così dire oggettivizzate, da
Alla puntualizzazione dell’ambito di operatività cui inferire un giudizio di probabilità di verificazione
del criterio di imputazione ricondotto ai principi dell’evento.
dell’art. 2049 cod. civ. va premesso un richiamo ai
principi in tema di causalità nel diritto civile. Il principio della regolarità causale, rapportato ad
A partire dalla fondamentale elaborazione di queste una valutazione ex ante, diviene la misura della
Sezioni Unite di cui alle sentenze nn. 576 ss. del dì relazione probabilistica in astratto (e svincolata da
11/01/2008 (alla cui -21- esauriente motivazione, ogni riferimento soggettivo) tra evento generatore
tuttora valida e meritevole di piena condivisione, del danno ed evento dannoso (nesso causale),
qui basti un richiamo), ai fini della definizione della da ricostruirsi anche sulla base dello scopo della
causalità materiale nell’ambito della responsabilità norma violata, mentre tutto ciò che attiene alla
extracontrattuale va fatta applicazione dei principi sfera dei doveri di avvedutezza comportamentale
penalistici, di cui agli artt. 40 e 41 cod. pen., sicché va più propriamente ad iscriversi entro l’elemento
un evento è da considerare causato da un altro soggettivo dell’illecito (la colpevolezza), ove
se, ferme restando le altre condizioni, il primo non questo per l’ordinamento rilevi; ma non potendo
si sarebbe verificato in assenza del secondo (c.d. escludersi una loro efficienza peculiare nel senso
teoria della condicio sine qua non). dell’elisione, a certe condizioni, del nesso causale
tra l’illecito ed il danno, come precisato dalle
Tuttavia, il rigore del principio dell’equivalenza delle sezioni semplici di questa Corte (su cui vedi, per
cause, posto dall’art. 41 cod. pen. (per il quale, se tutte, Cass. ord. 01/02/2018, nn. 2478, 2480 e
la produzione di un evento dannoso è riferibile a più 2482). 51.
azioni od omissioni, deve riconoscersi ad ognuna di
esse efficienza causale), trova un temperamento Non è questa la sede per esaminare le differenze
nel principio di causalità efficiente, desumibile tra causa ed occasione o concausa, né per sanare la
dal capoverso della medesima disposizione, contradictio in adiecto della nozione di occasionalità
in base al quale l’evento dannoso deve essere necessaria: infatti, basta qui rilevare che questa
attribuito esclusivamente all’autore della condotta coinvolge una peculiare specie di relazione di
sopravvenuta, solo se quest’ultima risulti tale causalità, visto che, nella concreta elaborazione
da rendere irrilevanti le altre cause preesistenti, che finora se ne è operata e con le precisazioni
ponendosi al di fuori delle regolari linee di sviluppo di cui appresso, una tale occasionalità necessaria
della serie causale già in atto. si identifica con quella peculiare relazione tra
l’uno e l’altro tale per cui la verificazione del
Al contempo, neppure è sufficiente tale relazione danno-conseguenza non sarebbe stata possibile
per dar luogo ad una causalità giuridicamente senza l’esercizio dei poteri conferiti da altri, che
rilevante, dovendosi, all’interno delle serie causali assurge ad antecedente necessario anche se non
così determinate, dare rilievo a quelle soltanto sufficiente; ma qui va affermata la necessità che
che appaiano ex ante idonee a determinare tale valutazione di impossibilità sia operata in base
l’evento secondo il principio della c.d. causalità ai principi della causalità adeguata appena riassunti
adeguata o quello similare della c.d. regolarità e così ad un giudizio controfattuale, oggettivizzato
causale: quest’ultima, a sua volta, individua ex ante, di regolarità causale atta a determinare
come conseguenza normale imputabile quella che l’evento, vale a dire di normalità - in senso non
- secondo l’id quod plerumque accidit e così in ancora giuridico, ma naturalistico-statistico - della
base alla regolarità statistica o ad una probabilità sua conseguenza.
apprezzabile ex ante - integra gli estremi di una
sequenza costante dello stato di cose originatosi Ne consegue che il preponente pubblico, con tale
da un evento originario (ivi compresa la condotta espressione potendo descrittivamente identificarsi
umana), che ne costituisce l’antecedente lo Stato o l’ente pubblico nella fattispecie di
necessario e sufficiente. E, sempre secondo i citati interesse, risponde del fatto illecito del proprio
precedenti di queste Sezioni Unite, la sequenza funzionario o dipendente ogni qual volta questo
costante deve essere prevedibile non da un punto non si sarebbe verificato senza l’esercizio
di vista soggettivo, cioè da quello dell’agente, ma delle funzioni o delle attribuzioni o dei poteri
in base alle regole statistiche o scientifiche (se pubblicistici: e ciò a prescindere dal fine soggettivo
45