Page 56 - MediAppalti, Anno XI - N. 3
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Mediappalti Pareri & Sentenze
Consiglio di Stato, Sez. IV, 23/4/2021, n. 3287
La procedimentalizzazione dell’affidamento diretto mediante confronto di preventivi non lo trasforma in
una procedura di gara
“...la stazione appaltante:
- aveva espressamente precisato che avrebbe proceduto all’affidamento “a seguito del confronto dei
preventivi ricevuti sulla base della convenienza economica per OMISSIS” (pag. 1);
- sebbene avesse indicato che “L’aggiudicazione avverrà ai sensi dell’art. 95, comma 4, D.lgs 50/2016
a favore del concorrente che avrà proposto il maggior ribasso unico percentuale [...], si era comunque
espressamente riservata la possibilità di “avviare eventuali negoziazioni con uno o più degli operatori
economici interpellati ritenuti idonei all’esecuzione della prestazione richiesta, senza alcun vincolo in ordine
alla scelta finale”...la mera procedimentalizzazione dell’affidamento diretto, mediante l’acquisizione di una
pluralità di preventivi e l’indicazione dei criteri per la selezione degli operatori (procedimentalizzazione che,
peraltro, corrisponde alle previsioni contenute nelle Linee Guida n. 4 per tutti gli affidamenti diretti; cfr.
il par. 4.1.2 sull’avvio della procedura), non trasforma l’affidamento diretto in una procedura di gara, né
abilita i soggetti che non siano stati selezionati a contestare le valutazioni effettuate dall’Amministrazione
circa la rispondenza dei prodotti offerti alle proprie esigenze....”
Consiglio di Stato, Sez. III, 23/04/2021, n. 3297
Sulla previsione dell’obbligo di riassorbimento del personale non come condizione di partecipazione alla
gara, ma come criterio premiale
“...per costante giurisprudenza di questa Sezione (ex multis, sentenze nn. 1576/2021, 8442/2020,
4796/2020, 389/2020, 750/2019, 726/2019) l’obbligo sotteso alla clausola sociale, che richiede un
bilanciamento fra valori antagonisti (V Sezione, sentenza n. 6761/2020), non può mai essere assoluto
(id est, tale da comprimere le esigenze organizzative dell’impresa e da impedire una efficiente ed efficace
combinazione dei fattori della produzione), ciò che appare dirimente nel caso di specie è che – in tale
prospettiva - la lex specialis prevedeva l’obbligo di riassorbimento del personale non come condizione
di partecipazione alla gara, ma come criterio premiale. Il T.A.R. ha, pertanto, correttamente valutato la
legittimità, sotto questo profilo, dell’aggiudicazione della gara all’offerta della controinteressata.”
Consiglio di Stato, Sez. IV, 22/04/2021, n. 3255
In tema di unicità di centro decisionale “non è necessaria la prova che il collegamento abbia influito sulla
formazione delle offerte, ma è sufficiente che sia probabile il fatto che le stesse provengano da un unico
centro decisionale”
“Il riferimento all’unicità del “centro decisionale” evidenzia che la ratio della norma è quella di evitare il (rischio
di un) previo accordo tra gli offerenti (appartenenti al medesimo gruppo o centro di interessi economici), che
comprometterebbe la segretezza reciproca delle offerte e la serietà del confronto concorrenziale. La ratio
normativa è quella di garantire la regolarità della competizione selettiva dell’affidatario di un determinato
appalto, consentendo il confronto concorrenziale e scongiurando il pericolo di condizionamento dell’esito
della gara.
La giurisprudenza amministrativa ha fornito numerose indicazioni sulla identificazione di situazioni che
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