Page 61 - MediAppalti, Anno XIV - N. 3
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Pareri & Sentenze Mediappalti
Autorità Nazionale Anticorruzione
DELIBERA N. 174 del 10 aprile 2024
UPREC-PRE-0077-2024-L
“Appalto pubblico – Lavori – Bando di gara - Importo soggetto a ribasso – Costi della manodopera –
Inclusione – Legittimità.”
“Appalto pubblico – Lavori – Scelta del contraente – Procedura – Gara – Fasi – Offerta economica -
Corrispettivo a misura – Ribasso – Listino prezzi unitari – Costi della manodopera – Inclusione – Legittimità
– Ragioni.”
“I costi della manodopera, seppur quantificati e indicati separatamente negli atti di gara, rientrano
nell’importo complessivo a base di gara, su cui applicare il ribasso offerto dal concorrente per definire
l’importo contrattuale.
In un appalto di lavori a misura, da aggiudicarsi secondo il criterio del minor prezzo, è legittimo applicare la
percentuale di ribasso offerta dal concorrente ai costi della manodopera stimati dalla Stazione appaltante,
anche considerando che, nel caso di specie, la lex specialis di gara richiedeva espressamente di indicare il
ribasso sul listino dei prezzi unitari posto a base di gara, comprensivi dei suddetti costi della manodopera.”
Autorità Nazionale Anticorruzione
DELIBERA N. 175 del 10 aprile 2024
UPREC-PRE-0064-2024-F-PREC - FASC. 914/2024
“I chiarimenti resi dalla stazione appaltante nel corso di una gara d’appalto non hanno alcun contenuto
provvedimentale, non potendo costituire, per giurisprudenza consolidata, integrazione o rettifica della lex
specialis di gara”
“ ... è principio pacifico, valido anche con riferimento al nuovo Codice, che i chiarimenti resi dalla Stazione
appaltante possono spingersi fino al limite dell’interpretazione autentica di una clausola del bando, allo
scopo di rendere noto inequivocabilmente il modo di intendere la sussistenza di un requisito partecipativo
previsto a pena di esclusione.
Quando, invece, il chiarimento incide sull’essenza stessa di un requisito di partecipazione alla gara esso dà
vita ad una modifica non consentita delle regole alla base della selezione pubblica, trattandosi di attività
che si pone in contrasto con la par condicio. Tale risultato, oltre a ledere la par condicio, contrasta anche
con il principio di buona fede e legittimo affidamento riposto dai concorrenti sulla lex specialis di gara,
annoverato tra i principi fondamentali del nuovo Codice e positivizzato nell’art. 5 del D.lgs. n. 36/2023; ...
i chiarimenti non sono lo strumento idoneo a modificare i requisiti di partecipazione, dovendo questi essere
individuati nella lex specialis fin dall’avvio della procedura. Tanto più che, nel caso di specie, tale modifica
si è tradotta in una restrizione del requisito partecipativo prescritto nel disciplinare (producendo un effetto
di restrizione della concorrenza) ...”
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