Page 15 - MediAppalti, Anno XII - N. 7
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                   3. Conclusioni

               ANAC, come si è riferito, ha individuato una serie
               di criticità con cui gli operatori economici e giuridici
               devono fare i conti pressocché quotidianamente.

               La  riscrittura  del  nuovo  Codice  degli appalti
               rappresenta l’occasione per revisionarne l’impianto
               e  superare  le  incertezze  interpretative  e  i dubbi
               applicativi emersi  e  mappati  dall’Autorità  che
               incidono negativamente,  sia  sull’attività delle
               stazioni appaltanti,  esponendole  al  rischio di
               contenzioso,  che  sull’operato  degli operatori
               economici, esponendoli al pericolo di dichiarazioni
               erronee o addirittura false sul possesso dei requisiti
               di partecipazione.

               Del  resto,  nel  vigore  sia del precedente  che
               dell’attuale  Codice  l’impianto  normativo  in
               questione  ha  generato  un  notevole  contenzioso
               proprio a causa dell’indeterminatezza dei casi che
               portano all’esclusione e dell’elevata discrezionalità
               attribuita alle stazioni appaltanti nelle valutazioni
               di competenza.

               La necessità di chiarire quanto sopra si rende tanto
               più evidente se si considera che le problematiche
               rappresentate  non  hanno  trovato  un’armonica
               soluzione nemmeno ad opera della giurisprudenza
               amministrativa.





































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