Page 15 - MediAppalti, Anno XII - N. 1
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Sotto la lente Mediappalti
A valle della sentenza comunitaria – invero, l’interessante inciso del diritto ad un indennizzo,
cristallina nei principi enunciati – si è aperta una di cui si dirà infra) ed approntamenti realizzati sul
pagina normativa e giurisprudenziale nazionale, demanio marittimo (ma anche lacuale e fluviale)
volta a cercare di conciliare le esigenze di stabilità ed essi stessi sarebbero passibili di arresto in
dei gestori balneari (che, spesso, hanno effettuato quanto “occupanti abusivi” del demanio.
investimenti ingenti), con la chiara previsione
euro-unitaria. L’Adunanza Plenaria ha anche stabilito che gli
Così – anche recentemente ed in conseguenza attuali operatori non possono azionare il “legittimo
della ben nota crisi pandemica, che ha affidamento” nei provvedimenti amministrativi (le
obiettivamente inciso sul settore turistico balneare concessioni) già emessi, in quanto “qualora un
- si sono moltiplicate le “proroghe normative”, operatore economico prudente e accorto sia in
con l’inevitabile corredo del contenzioso, sino ad grado di prevedere l’adozione di un provvedimento
innescare un processo di necessario chiarimento, idoneo a ledere i suoi interessi, egli non può
culminato nelle due decisioni dell’Adunanza invocare il beneficio della tutela del legittimo
Plenaria in commento. affidamento nel caso in cui detto provvedimento
venga adottato” (sic la sentenza della Corte di
Vi è da dire, comunque, che in senso conforme si giustizia, 14 ottobre 2010, C-67/09) e, comunque,
erano già pronunciate l’AGCM (basti citare il noto era noto il contenuto della lettera di messa in mora
Parere su segnalazione AS 1720 reso al Comune di della Commissione europea del 3 dicembre 2020,
Roma sulle concessioni per il commercio su aree ove si evidenzia “secondo il diritto europeo un
pubbliche, pubblicato sul Bollettino dell’Autorità n. legittimo affidamento può sorgere solo se un certo
9 del 1° marzo 2021), la giustizia amministrativa numero di condizioni rigorose sono soddisfatte. In
e la Consulta (che, in particolare con le sentenze primo luogo, rassicurazioni precise, incondizionate
10, 101, 139 e 218 del 2021 ha dichiarato e concordanti, provenienti da fonti autorizzate
costituzionalmente illegittime le norme regionali ed affidabili, devono essere state fornite
che disponevano proroghe delle concessioni all’interessato dall’amministrazione. In secondo
demaniali esistenti). luogo, tali rassicurazioni devono essere idonee a
generare fondate aspettative nel soggetto cui si
L’aspetto innovativo contenuto nelle decisioni rivolgono. In terzo luogo, siffatte rassicurazioni
in esame è dato, quindi, innanzitutto dalla devono essere conformi alle norme applicabili”.
previsione di una comfort zone: un termine sino
al 31 dicembre 2023 entro il quale il legislatore E lo stesso vale per i concessionari che hanno
dovrà provvedere a regolamentare la materia, ottenuto sentenze che confermano la legittimità
conformemente alle disposizioni comunitarie. Allo delle proroghe ad essi attribuite, giacché: “dette
scadere del termine, i provvedimenti concessori circostanze inducono a ritenere che, anche rispetto
sinora rilasciati perderanno automaticamente ai rapporti oggetto di sentenza passata in giudicato
validità – in quanto contrastanti con le norme favorevole per il concessionario, gli effetti della
self executing di derivazione comunitaria (nella non applicazione della normativa in esame si
decisione n. 17/2021, al paragrafo 34, si affronta produrranno al termine del periodo transitorio
il tema dell’applicabilità diretta della Direttiva sopra illustrato.”.
Bolkestein, ricordando che la già citata sentenza
Promoimpresa, nel 2016, dava motivatamente atto Dunque, affidamento sì – perché questo è stata la
di tale immediata applicabilità della Direttiva) ed i leva degli investimenti effettuati da concessionari
titolari di tali concessioni non potranno difendere i -, ma non “legittimo”: perciò viene a cadere anche
loro diritti in sede giurisdizionale (giacché ii giudici il “diritto di preferenza” per il gestore uscente.
nazionali sono tenuti a disapplicare le concessioni,
in quanto esse si pongono in contrasto con il Quanto alla sorte degli investimenti effettuati
quadro normativo europeo). dagli attuali operatori economici, l’Adunanza
Plenaria cita ancora la sentenza Promoimpresa,
Anzi, ove si intendesse applicare la tutela prevista con la quale la Corte di Giustizia aveva stabilito
dal codice della navigazione (in particolare, gli i principi informanti il tema: “Con specifico
articoli 49 e 1161) i gestori vedrebbero acquisiti riferimento al legittimo affidamento dei titolari di
al patrimonio demaniale tutti i manufatti (però con tali autorizzazioni, funzionale ad ammortizzare gli
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