Page 22 - MediAppalti, Anno XIII - N. 9
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Mediappalti                                                                               Il Punto





               Il divieto di “commistione” fra requisiti

               soggettivi ed oggettivi nell’evoluzione

               giurisprudenziale                                                               IL


                                                                                             PUN
               di Riccardo Gai                                                               TO
























                   1.   La   distinzione   fra   selezione     l’oggetto  del contratto,  possano  essere  valutate
                       dell’offerente e selezione dell’offerta  anche per la selezione della offerta, di prevedere nel
                                                               bando di gara elementi di valutazione dell’offerta
               Sulla  base  della giurisprudenza  comunitaria,  che   tecnica di tipo soggettivo, concernenti la specifica
               aveva sottolineato la necessità di operare una netta   attitudine del concorrente,  anche  sulla base  di
               separazione  tra  fase  di  selezione  dell’offerente,   analoghe  esperienze  pregresse,  a  realizzare  lo
               basata  su  criteri  di  idoneità,  e  fase  di  selezione   specifico  progetto  oggetto  di  gara  (v.,  sul  punto,
               dell’offerta,  fondata  su  criteri  di  aggiudicazione   Cds, V, 3 ottobre 2012, n. 5197).
               (cfr. Corte di Giustizia, 24 gennaio 2008, in causa
               C-532/06), anche l’orientamento giurisprudenziale
               nazionale  è  stato  a  lungo  nel senso  del divieto   Sulla base della giurisprudenza
               di inclusione,  tra  i criteri di valutazione  delle   comunitaria, che aveva sottolineato
               offerte, di elementi attinenti alla capacità tecnica
               dell’impresa (in particolare, pregressa esperienza   la necessità di operare una netta
               presso soggetti pubblici e privati e certificazione di   separazione tra fase di selezione
               qualità) anziché alla qualità dell’offerta, alla stregua   dell’offerente, basata su criteri
               del principio ostativo alla commistione fra i criteri   di idoneità, e fase di selezione
               soggettivi di qualificazione e i criteri afferenti alla   dell’offerta, fondata su criteri di
               valutazione dell’offerta a fini di aggiudicazione (cfr.   aggiudicazione anche l’orientamento
               Cds, V, 14 ottobre 2008, n. 4971; id., V, 20 agosto
               2013 n. 4191; id., 12 novembre 2015, n. 5181).   giurisprudenziale nazionale è stato
               Tuttavia,  si  era  fatta  strada,  già  nel  vigore  del   a lungo nel senso del divieto di
               d.lgs. n. 163 del 2006, una diversa giurisprudenza   inclusione, tra i criteri di valutazione
               che,  sia pure limitatamente  alle procedure      delle offerte, di elementi attinenti
               relative ad appalti di servizi, aveva  consentito   alla capacità tecnica dell’impresa
               l’interpretazione del detto principio cum grano salis   (cfr. Cds, V, 14 ottobre 2008, n. 4971;
               (così, espressamente, Cds, IV, 25 novembre 2008,
               n. 5808), consentendo alle stazioni appaltanti, nei   id., V, 20 agosto 2013 n. 4191; id., 12
               casi  in  cui  determinate  caratteristiche  soggettive   novembre 2015, n. 5181).
               del concorrente, in quanto direttamente riguardanti


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