Page 61 - MediAppalti, Anno XI - N. 9
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Pareri & Sentenze                                                                    Mediappalti






               effettiva e concreta del requisito medesimo alla gara stessa. .... muovendo sempre dalla evidenziata non
               frazionabilità  del  servizio,  il  Collegio  ritiene  che  detta  “non  frazionabilità”  non  può  essere  interpretata
               nel  senso  che  ciascun  componente  del  raggruppamento  debba  possedere  il  requisito  per  intero;  tale
               conclusione si porrebbe, infatti, in contrasto con la logica del raggruppamento stesso, diretta a garantire
               la massima partecipazione alla gara. È sufficiente, invece, che tale requisito sia posseduto per intero da un
               singolo componente del raggruppamento”.




               TAR Campania, Napoli, Sez. VIII, 10/11/2021, n. 7163


               È ritenuto  illegittimo  (per  incompetenza)  l’operato  di una  commissione giudicatrice  che  ha  disposto
               l’esclusione  di un  concorrente  senza  limitarsi  a  fornire  una  proposta  di esclusione  della ricorrente  al
               competente organo della stazione appaltante

               “- la giurisprudenza (cfr. C.d.S. n. 1247 del 25 febbraio 2019) ha affermato che il verbale di esclusione dalla
               procedura competitiva adottato dalla commissione di gara configura di per sé un atto immediatamente
               lesivo;
               -  in  particolare,  condivisibile  giurisprudenza  (cfr.  T.A.R.  Emilia  Romagna,  Bologna,  n.  135/2016)  ha
               sostenuto che il termine per la proposizione del ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di esclusione
               da  una  gara  pubblica  deve  ritenersi  coincidente  con  il momento  in  cui  il rappresentante  dell’impresa,
               nel  corso  di  una  seduta  pubblica  della  commissione  giudicatrice,  alla  quale  egli  partecipava  in  base  a
               delega, aveva avuto notizia ufficiale dell’esclusione e la sua presenza risultava dal verbale, ciò in quanto
               fin dalla seduta pubblica durante la quale è comunicata l’esclusione, la ricorrente già dispone di tutte le
               informazioni essenziali per presentare il ricorso, essendone stata ampiamente indicata e verbalizzata la
               relativa motivazione, con la conseguenza che il concorrente escluso ha l’onere di proporre ricorso avverso il
               provvedimento che produce questo effetto, salvo poi, eventualmente, proporre ricorso per motivi aggiunti
               entro l’ulteriore termine di trenta giorni, che decorre dal momento in cui ha avuto piena conoscenza degli
               altri atti endoprocedimentali, qualora emergano altri profili di illegittimità.
               - nella fattispecie, non vi sono dubbi circa la conoscenza del provvedimento di esclusione (e delle sue
               motivazioni) in quanto alla seduta pubblica della commissione di gara era presente un delegato dell’impresa,
               inoltre,  l’esistenza  del  verbale  è  risultata  dalla  pubblicazione  della  rettifica  e  dalla  sua  comunicazione
               a  mezzo  PEC  (peraltro,  come  evidenziato  dalla  controinteressata,  la  ricorrente  le  ha  notificato  in  data
               4  marzo  2021  un  ricorso  avverso  tale  esclusione  mai  depositato);  ...  -  in  secondo  luogo,  l’eventuale
               incompetenza della commissione giudicatrice ad adottare il provvedimento di esclusione avrebbe dovuto
               essere prontamente censurata dalla ricorrente con apposito ricorso senza attendere la determina del 22
               settembre 2021 di aggiudicazione alla seconda graduata (con la quale la stazione appaltante si è limitata a
               prendere atto dell’avvenuta esclusione già disposta dalla commissione giudicatrice);
               - del resto la stessa giurisprudenza citata dalla ricorrente (C.d.S. n. 1104 del 12 febbraio 2020) ha ritenuto
               illegittimo (per incompetenza) l’operato di una commissione giudicatrice che ha disposto l’esclusione di un
               concorrente senza limitarsi a fornire una proposta di esclusione della ricorrente al competente organo della
               stazione appaltante (chiamato poi ad approvarla);”
















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