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Mediappalti Pareri & Sentenze
Consiglio di Stato, Sez. V, 21/06/2021, n. 4754
Sulla differenza tra varianti e soluzioni migliorative
“«in sede di gara d’appalto e allorquando il sistema di selezione delle offerte sia basato sul criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa, le soluzioni migliorative si differenziano dalle varianti perché le prime
possono liberamente esplicarsi in tutti gli aspetti tecnici lasciati aperti a diverse soluzioni sulla base del
progetto posto a base di gara ed oggetto di valutazione delle offerte dal punto di vista tecnico, rimanendo
comunque preclusa la modificabilità delle caratteristiche progettuali già stabilite dall’Amministrazione,
mentre le seconde si sostanziano in modifiche del progetto dal punto di vista tipologico, strutturale e
funzionale, per la cui ammissibilità è necessaria una previa manifestazione di volontà della stazione
appaltante, mediante preventiva autorizzazione contenuta nel bando di gara e l’individuazione dei relativi
requisiti minimi che segnano i limiti entro i quali l’opera proposta dal concorrente costituisce un aliud
rispetto a quella prefigurata dalla Pubblica Amministrazione, pur tuttavia consentito …”
Consiglio di Stato, Sez. V, 15/06/2021, n. 4635
In relazione all’offerta tecnica, “la prescrizione sul numero massimo delle pagine della relazione tecnica
allegata all’offerta deve essere interpretata cum granu salis”
“...la giurisprudenza di questo Consiglio di Stato ha chiarito che “la prescrizione sul numero massimo delle
pagine della relazione tecnica allegata all’offerta deve essere interpretata cum granu salis”, e ha dato
rilievo nella specie alla circostanza che “le ipotetiche violazioni (un’eccedenza di tre o quattro pagine) non
[avevano] in concreto determinato alcuna alterazione valutativa dell’offerta” (Cons. Stato, V, 21 giugno
2012, n. 3677).
In tale prospettiva, la prescrizione inerente al numero massimo di pagine, oltre a poter dar luogo a
esclusione solo se espressamente previsto dalla lex specialis (Cons. Stato, V, 8 gennaio 2021, n. 298; 9
novembre 2020, n. 6857; 2 ottobre 2020, n. 5777), richiede negli altri casi - in relazione alla valutazione
dell’offerta - un’apposita prova sull’effettiva rilevanza a fini valutativi, e cioè sul vantaggio conseguito
da un concorrente in danno degli altri per effetto dell’eccedenza dimensionale dell’offerta (Cons. Stato,
n. 6857 del 2020, cit.; V, 3 febbraio 2021, n. 999); a ciò si aggiunga, ai fini della stessa valutazione
dell’eccedenza, la necessità di considerare i margini di discrezionalità eventualmente rimessi ai medesimi
operatori economici su alcuni dei parametri redazionali laddove non puntualmente definiti dalla lex specialis
(Cons. Stato, n. 5777 del 2020, cit.).”
Consiglio di Stato, Sez. V, 14/06/2021, n. 4574
“l’esclusione dalla gara ai sensi dell’art. 80, comma 5, lett. c) deve essere disposta all’esito di un
procedimento in contraddittorio con l’operatore economico”
“La giurisprudenza ha altresì chiarito che “in tanto una ricostruzione a posteriori degli obblighi dichiarativi
può essere ammessa, in quanto si tratti di casi palesemente incidenti sulla moralità ed affidabilità
dell’operatore economico, di cui quest’ultimo doveva ritenersi consapevole e rispetto al quale non sono
predicabili esclusioni “a sorpresa” a carico dello stesso» (v. Cons. Stato, sentenza n. 4316 del 2020)” (Cons.
Stato, IV, 5 agosto 2020, n. 4937) ... Va infatti conferita “determinatezza e concretezza” all’elemento
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