Page 59 - MediAppalti, Anno XI - N. 4
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Pareri & Sentenze Mediappalti
Autorità Nazionale Anticorruzione
DELIBERA N. 25 del 13 gennaio 2021
PREC 252/2020/S
Sull’ammissibilità della soglia di sbarramento
“… con riferimento alla soglia di sbarramento, la giurisprudenza e l’Autorità hanno avuto modo di chiarire
come la stessa sia finalizzata a garantire una qualità elevata delle offerte presentate, ritenendo, per effetto
di una valutazione ex ante, che l’offerta tecnica che si colloca sotto tale soglia sia inidonea a condurre
all’aggiudicazione, anche a prescindere dalla valutazione dell’offerta economica, in quanto “qualitativamente
inadeguata”. Una clausola in tal senso che è censurabile solo in presenza di macroscopiche irrazionalità, di
incongruenze o di palesi abnormità la cui ratio è quella di garantire per quella gara e in considerazione delle
specifiche caratteristiche contrattuali un livello qualitativo delle offerte particolarmente elevato (cfr. da
ultimo, TAR Veneto, 17 settembre 2020 n. 828, Consiglio di Stato, 12 giugno 2017 n. 2856; ANAC delibera
n. 824 del 18 settembre 2019); …”
Autorità Nazionale Anticorruzione
DELIBERA N. 82 del 27 gennaio 2021
PREC 261/2020/S
L’offerta condizionata “si configura quando l’operatore economico subordina l’impegno assunto nei
confronti della stazione appaltante ad un evento futuro e incerto, senza rendere una dichiarazione di
volontà attendibile, univoca e certa di partecipare alla gara e di accettarne le relative prescrizioni”
“ …. diversamente da quanto sostenuto dall’istante, nel caso di specie non si può parlare di “offerta
condizionata”. Tale ipotesi (vietata dai principi generali che regolano gli appalti pubblici) si configura
quando l’operatore economico subordina l’impegno assunto nei confronti della stazione appaltante ad
un evento futuro e incerto, senza rendere una dichiarazione di volontà attendibile, univoca e certa di
partecipare alla gara e di accettarne le relative prescrizioni (cfr. su tale concetto TAR Lombardia, Milano, sez.
IV, 6 maggio 2019, n.1017; cfr. Cons. Stato, VI, 25 gennaio 2010, n. 248; sez. V, 23 agosto 2004, n. 5583).
Nel caso di specie, invece, l’offerta presentata dai concorrenti non può essere considerata “condizionata”:
l’art. 17 del disciplinare prevede chiaramente che il ribasso unico offerto in sede di gara “sarà applicato
sia all’importo posto a base di gara, sia all’elenco prezzi unitari e/o ai prezziari di cui alla relazione tecnica
ed illustrativa, sia a qualsiasi altro prezzario o listino, anche per l’eventuale formulazione di nuovi prezzi.
Ad ogni buon conto, si ribadisce, saranno pagate solo le prestazioni effettivamente prestate”. Inoltre, la
stazione appaltante non ha subordinato l’erogazione del servizio né la sua remunerazione ad un evento
futuro e incerto, ma ha solo stabilito che l’aggiudicatario verrà remunerato mensilmente sulla base dei pasti
effettivamente erogati nel mese di riferimento, nel rispetto dell’importo stimato per ciascun lotto di gara.
D’altra parte, per i servizi di ristorazione, è fisiologico che la capacità ricettiva delle strutture ospedaliere
possa subire variazioni in base al numero dei degenti, per cui risponde ai principi di buon andamento,
economicità ed efficacia dell’azione amministrativa (di cui all’art. 97 Cost.) la previsione secondo cui
saranno remunerati solo i pasti e i servizi accessori effettivamente erogati dall’appaltatore;”
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