Page 68 - MediAppalti, Anno XIII - N. 3
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Mediappalti A. D. R.
Ai fini del conflitto di interesse come
devono leggersi le nozioni di parentela
6 e affinità?
E’ possibile ricorrere all’istituto L’art. 42 co. 2 d.lgs. 50/2016 richiama le ipotesi
dell’avvalimento per il requisito di astensione di cui all’art. 7 dpr 62/2016 il
dell’accreditamento ai sensi della quale prevede che “Il dipendente si astiene dal
5 prevista per la verifica dei progetti che possano coinvolgere interessi propri, ovvero
partecipare all’adozione di decisioni o ad attività
norma UNI CEI EN ISO 17020,
di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del
relativi a lavori di importo pari o
superiore ai 20 milioni di euro?
coniuge o di conviventi”.
La norma va letta alla luce delle nozioni civilistiche
di parentela e affinità. In al senso, l’art. 77 del
Stante l’indicazione delle linee guida Anac n. c.c. dispone che “La legge non riconosce il vincolo
1, i soggetti che possono effettuare la verifica di parentela oltre il sesto grado, salvo che per
preventiva della progettazione sono come alcuni effetti specialmente determinati”; mentre
espressamente previsto dall’art. 26, comma 6, del secondo l’art. 78 c.c. “L’affinità è il vincolo tra un
d.lgs. 50/16: coniuge e i parenti dell’altro coniuge”. Il codice
- per i lavori di importo pari o superiore a civile, dunque, non stabilisce un limite di carattere
venti milioni di euro, gli organismi di controllo generale per il vincolo di affinità, a differenza del
accreditati in conformità alla norma UNI CEI EN rapporto di parentela. Seppure è nota la prassi di
ISO/IEC 17020 ai sensi del Regolamento (CE) 765 alcune stazioni appaltanti di limitare la rilevanza
del 2008. della parentela, al 2°, 3° o 4° grado (con ciò
Tale indicazione, sembra assurgere a requisito riflettendo una certa confusione applicativa),
imprescindibile ai fini dell’espletamento dell’attività sulla base della esposta interpretazione letterale-
di verifica dei progetti, e come tale assimilabile sistematica delle norme di riferimento, si ritiene
più ad un requisito di qualificazione professionale che la nozione di parentela rilevante ai sensi
piuttosto che ad una certificazione di qualità dell’art. 42 d.lgs. 50/2016 includa i parenti fino al
ascrivibile tra gli elementi idonei a dimostrare 6° grado, conseguendone un obbligo dichiarativo,
la capacità tecnico professionale di un’impresa, ove il legame sussista. Deve tuttavia osservarsi
affinché la prestazione avvenga nel rispetto di un che non ogni legame parentale impone un obbligo
livello minimo di qualità accertato. assoluto e automatico di astensione o sostituzione
Pertanto, atteso che tale certificazione sarebbe da (Delibera ANAC 273/2022) oppure di esclusione
considerarsi requisito di idoneità professionale, del concorrente (TAR Sicilia PA 364/2022), quanto
non si ritiene fattibile e legittimo il ricorso piuttosto una valutazione concreta, caso per
all’avvalimento. caso, di incidenza del legame rispetto al regolare
svolgimento dell’affidamento (Cfr. Delibera
ANAC n. 63 del 08/02/2023).
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