Page 20 - MediAppalti, Anno XIII - N. 3
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Mediappalti                                                                         Sotto la lente






                   5. I principi di buona fede e di tutela     Da tale momento, invece, in capo all’aggiudicatario
                      dell’affidamento                         sorge  un  legittimo  affidamento  sul  fatto  che  egli
                                                               eseguirà la commessa.
               Per  quanto  ben  noti  all’ordinamento  civilistico,  i
               principi di buona fede e di tutela dell’affidamento   In  generale,  i principi sopra  menzionati  devono
               sanciti dall’art. 5 del nuovo Codice acquistano un   essere intesi nel senso che tutte le parti in gioco
               sapore di novità una volta inseriti in modo esplicito   –  concorrenti  e  stazione  appaltante  –  sono  sullo
               nella disciplina della contrattualistica pubblica .   stesso piano e sono tenute a rispettare le regole e ad
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                                                               agire secondo reciproca buona fede e correttezza.
               L’art. 5 infatti prevede che <<1. Nella procedura di   Ciò significa, ad esempio, che in caso di procedura
               gara le stazioni appaltanti, gli enti concedenti e gli   illegittima, se l’illegittimità era facilmente rilevabile
               operatori economici si comportano reciprocamente   dai concorrenti  con  la diligenza normalmente
               nel rispetto dei principi di buona fede e di tutela   esigibile  da  essi,  questi  non  sono  incolpevoli  e  il
               dell’affidamento.                               loro affidamento sul legittimo esercizio del potere
               2.  Nell’ambito  del procedimento  di gara,  anche   da parte della stazione appaltante non può essere
               prima dell’aggiudicazione, sussiste un affidamento   considerato legittimo.
               dell’operatore  economico  sul  legittimo esercizio
               del potere e sulla conformità del comportamento   Da  ciò  deriva  anche  un  ridimensionamento,  a
               amministrativo al principio di buona fede.      tutela  dell’amministrazione,  della portata  del
               3.  In caso di aggiudicazione                                    danno   da  lesione,  come
               annullata  su  ricorso  di terzi   Il nuovo Codice ha            circoscritto dal comma  3,
               o  in  autotutela,  l’affidamento                                limitato, per  i concorrenti  cui
               non  si considera  incolpevole   espressamente previsto          non spetta l’aggiudicazione, ai
               se l’illegittimità è agevolmente   l’applicazione, nella         costi inutilmente sostenuti per
               rilevabile in base alla diligenza   procedura di gara e          partecipare alla gara e alla c.d.
               professionale   richiesta   ai   nella fase successiva           perdita di chance contrattuale
               concorrenti.  Nei casi in cui    all’aggiudicazione, dei         alternativa.
               non  spetta  l’aggiudicazione,   principi di buona fede e
               il   danno    da    lesione    di tutela dell’affidamento,       Da una decina di anni si è formato
               dell’affidamento   è   limitato    ponendo le parti in           in Italia un  orientamento
               ai    pregiudizi  economici                                      giurisprudenziale  secondo
               effettivamente subiti e provati,   gioco tutte sullo stesso      cui,  in caso  di aggiudicazione
               derivanti   dall’interferenza   piano e circoscrivendo           illegittima  cui  segue  la
               del comportamento  scorretto    la portata del “danno da         risoluzione del contratto, non
               sulle   scelte   contrattuali  lesione dell’affidamento”         solo  la  seconda  classificata
               dell’operatore economico.              risarcibile.              ricorrente  ha  diritto  al
               4. Ai fini dell’azione di rivalsa                                risarcimento  del danno  in via
               della  stazione  appaltante                                      specifica o per equivalente, ma
               o    dell’ente   concedente                                      anche  la  contraente  in  forza
               condannati al risarcimento del danno a favore del   dell’aggiudicazione illegittima può chiedere i danni
               terzo  pretermesso,  resta  ferma  la  concorrente   per  non  aver  potuto  proseguire  nell’esecuzione
               responsabilità dell’operatore  economico  che ha   della commessa.
               conseguito  l’aggiudicazione illegittima  con  un
               comportamento illecito>>.                       L’art.  5  in  esame  e,  in  particolare  il suo  comma
                                                               4,  chiariscono  che  l’aggiudicatario  non  potrà
               Il  concetto  di  buona  fede  rileva  nel  corso  del   certamente  chiedere  i  danni  laddove  egli stesso
               procedimento di gara, durante il quale i concorrenti   avrebbe  dovuto  rendersi  conto  dell’illegittimità
               sono tutti sullo stesso piano, fino all’aggiudicazione.   e,  anzi, sussiste una  sua  precisa responsabilità,





               2. In realtà, in tale disposizione sono stati codificati alcuni principi di derivazione giurisprudenziale, formulati
               dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza n. 2 del 2017.

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