Page 20 - MediAppalti, Anno XIV - N. 9
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               dall’Amministrazione come importo a base di gara”     2.  La  tesi contraria all’applicazione  (del
               poiché ad esso si affiancano altre voci, quali quelle   limite) del compenso ‘equo’ alla materia
               “relative in particolare alle “spese ed oneri accessori””.   degli appalti pubblici.

               Da ciò si ricava, allora, che la sola voce del   Pur aderendo alla tesi che sostiene la non ribassabilità
               “compenso”, nella valutazione complessiva del   del corrispettivo professionale, e prima di addivenire
               “prezzo” posto a base di gara, assume rilevanza ai   alla propria determinazione, come anticipato, il
               fini della notazione di “equo compenso” ai sensi della   Tribunale bolzanino non manca di riportare quella
               L. n. 49/2023 e, ancora, che resta salva la possibilità   giurisprudenza  che in più di un’occasione ha invece
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               per l’operatore economico “di formulare la propria   sostenuto, con altre argomentazioni, la perfetta
               offerta  economica  ribassando  le voci  [ad  esso]   impermeabilità del sistema degli appalti pubblici alla
               estranee […] [del]le spese e [del]gli oneri accessori”.   novità  introdotta  con  la  più  volte  menzionata  L.  n.
                                                               49/2023.
               In tal modo, in risposta alle osservazioni di
               segno contrario, verrebbero quindi ampiamente   Si  è  detto,  al  riguardo,  in  risposta  all’altro
               garantiti i principi presidiati dal Codice, insieme   orientamento,  che  “la  predicata  eterointegrazione
               all’operatività  del  criterio  di  aggiudicazione  della disciplina di gara con quella sull’equo compenso
               dell’offerta  economicamente  più  vantaggiosa  nella   professionale sconterebbe […] i limiti intrinseci ed
               logica di ‘premiare’ i ribassi più ‘importanti’ sul piano   estrinseci di compatibilità o sovrapponibilità dei due
               economico (anche se solo per una parte del prezzo).   impianti normativi (d.lgs. 36/2023 e l. n. 49/2023), che
                                                               incidono [invece] su campi di materie e rispondono
               Lungi dal produrre effetti anticoncorrenziali o in   a  finalità  tra  loro  non  perfettamente  coincidenti  ed
               contrasto con la  disciplina dell’Unione  Europea, in   omogenee”.
               particolare, tale conclusione tutela i professionisti “a
               prescindere dalla loro nazionalità” e consente loro,   In  questa prospettiva,  infatti,  sarebbe  inconcepibile
               al contrario, “di conseguire un corrispettivo equo e   l’idea di non consentire in sede di offerta un ribasso
               proporzionato anche da un contraente forte quale   sulla  componente  del  corrispettivo,  nei  contratti
               è la Pubblica  Amministrazione e anche in misura   aventi ad oggetto servizi di ingegneria ed architettura,
               superiore  a  quella  che  sarebbero  stati  disposti  ad   senza frustrare allo stesso tempo “la sostanza
               accettare per conseguire l’appalto”.            proconcorrenziale di derivazione euro-unitaria” che
                                                               permea l’intero impianto del Codice.
               In più, si osserva, per quegli operatori capaci in
               ragione della propria organizzazione di proporre   Ciò vale, a maggior ragione, se si considera pure che il
               ribassi sulla componente delle spese e degli    Codice dei contratti pubblici appresta validi strumenti
               accessori,  la  corretta  dinamica  competitiva  viene   volti proprio ad evitare che eccessivi ribassi finiscano
               comunque garantita dal “dovere dell’Amministrazione   per svilire il lavoro (ed il ruolo) del professionista,
               di sottoporre a controllo di anomalia […] [le] offerte   al contempo consentendo all’  Amministrazione,
               non serie o che, per la consistenza del ribasso offerto   però,  nell’ottica  del  pubblico  interesse,  di  affidare
               su componenti accessorie del prezzo, potranno   le commesse a prezzi comunque più convenienti e
               apparire in buona sostanza abusive, ossia volte ad   competiti.
               ottenere un vantaggio indebito traslando su voci
               accessorie il ribasso economico che, in mancanza   Ci  si  riferisce,  in  particolare,  a  tutti  quegli  “specifici
               della legge n. 49/2023, sarebbe stato offerto sui   meccanismi volti a  scongiurare la presentazione  di
               compensi”.                                      offerte eccessivamente basse e, quindi, non sostenibili”:
                                                               quali, “la disciplina  sull’anomalia  dell’offerta, la
                                                               possibilità  di prevedere un’appropriata ponderazione






               4.  Per tutte, T.A.R. Campania, Salerno, sez. II, 16.07.2024, n. 1494.

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