Page 39 - MediAppalti, Anno XII - N. 10
P. 39
Il Punto Mediappalti
Iscrizione nella white list. Legittimità del
requisito soggettivo di partecipazione che
“fa tutt’uno” con quello delle informative
interdittive antimafia e lo integra.
Note a margine della Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. III, 14 dicembre 2022 n. 10935
di Giuseppe Totino e Aldo Cimmino
IL
PUN
TO
Premessa Mentre, infatti, il fenomeno della mafia era in
precedenza ritenuto relegato alle dinamiche
L’iscrizione degli operatori economici nelle delle realtà sociali di tipo rurale, col passare del
cosiddette white list è ormai, da tempo, un tempo ci si è resi conto che il cuore pulsante delle
parametro di valutazione della affidabilità di un consorterie mafiose fosse proprio nella capacità
offerente, sotto il profilo della non condizionabilità di impossessarsi dei cicli dell’economia legale,
dell’attività economica privata da parte della risucchiando nel vortice del riciclaggio e del
criminalità organizzata. reimpiego di denaro, le risorse pubbliche allocate
attraverso l’affidamento dei contratti pubblici.
Ricollocata temporalmente nell’alveo della Legge Non stupisce, allora, che il Legislatore italiano,
n. 190/2012, cosiddetta “Legge anticorruzione”, anche alla luce delle grandi inchieste della
può senz’altro dirsi che l’istituzione delle white magistratura inquirente, abbia istituito un sistema
list è conseguenza dell’evolversi della legislazione per l’accertamento delle attività di impresa, al
antimafia che affonda le sue radici nel lontano 1965 fine di escludere che dietro la partecipazione alle
– con la soprannominata “Prima legge antimafia” gare pubbliche si celi l’interesse di una qualsiasi
– fino alla legge n. 646/1982, cosiddetta “Legge consorteria criminale, in grado di condizionare
Rognoni – La Torre”, ove per la prima volta viene l’utilizzo del denaro pubblico messo a disposizione
stigmatizzata l’ipotesi della cointeressenza tra per il raggiungimento di una determinata finalità di
mafia ed economia di impresa. interesse collettivo.
39