Page 32 - MediAppalti, Anno XIII - N. 2
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                 106,  comma  8  d.lgs.  n.  36/2023)  è  prevista   aziende  partecipanti  alle  gare  pubbliche saranno
                 una  riduzione  fino  al  20%,  ma cumulabile  con   comunque incentivate a dover dimostrare di aver
                 le  altre  riduzioni  previste. Vero  è che  tale   adottato  politiche  attive  di parità  di genere,  ad
                 articolo  non  riporta  espressamente  il  riferimento   esempio  promuovendo  la  presenza  equilibrata  di
                 alla  certificazione  di  parità  di  genere  nel  testo   uomini e donne nei loro organici o nelle posizioni
                 dell’articolo, ma altrettanto vero è che la tecnica   apicali,  nonché  implementando  strumenti  per  la
                 legislativa adottata ha ritenuto opportuno indicare   conciliazione tra lavoro e vita privata.
                 l’elenco  delle  certificazioni,  tra  cui  quella  per  la
                 parità di genere (UNI/PDR 125), che danno diritto
                 alla ulteriore riduzione della garanzia in un apposito   2. La pronuncia  del TAR Lazio,  Roma,
                 allegato (allegato II.13).                            sez. V, dell’8 marzo 2023 n. 3873


                 Occorre inoltre segnalare che nel testo del d.lgs.   In tale contesto risulta particolarmente interessante
                 n.  36/2023  pubblicato  in  gazzetta  ufficiale,  a   e aderente alla ratio delle innovazioni normative di
                 differenza  di  quanto  previsto  anche  nell’ultima   recentissima introduzione (ma che acquisteranno
                 versione  circolata  prima  dell’approvazione  piena efficacia solo dal 1° luglio 2023), una recente
                 definitiva,  al  comma  7  dell’articolo  108  recante   sentenza del TAR Lazio Roma, pubblicata l’8 marzo
                 “Criteri  di aggiudicazione  degli  appalti  di lavori,   scorso.
                 servizi e  forniture”  è  stato  aggiunto  un  ultimo
                 periodo che prescrive quanto segue:            La  controversia  trae  origine  da  una  procedura
                 “Al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni   aperta avente ad oggetto l’affidamento di servizi
                 appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi   di  vigilanza,  nella  quale  erano  previste  clausole
                 e  negli inviti,  il maggior  punteggio  da  attribuire   premiali  volte  ad  assegnare  un  punteggio
                 alle imprese  che  attestano,  anche  a  mezzo  di   superiore  agli operatori  economici che  avessero
                 autocertificazione,  il  possesso  dei  requisiti  di  cui   una  determinata  percentuale  di donne  nei  ruoli
                 all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità   apicali dell’azienda, nonché per l’assenza di verbali
                 tra  uomo  e  donna,  di cui  al  decreto  legislativo   di discriminazioni di genere.
                 11  aprile  2006,  n.  198.  La  stazione  appaltante
                 verifica   l’attendibilità   dell’autocertificazione   Siccome non si trattava di una procedura finanziata
                 dell’aggiudicataria  con  qualsiasi                           con  i  fondi  del  PNRR  e  PNC,  il
                 adeguato mezzo.”.                    Articolo 108: le         ricorrente che evidentemente non
                                                   stazioni appaltanti         poteva  auspicare  all’ottenimento
                 Tale    aggiunta    conferisce                                di tali punteggi premiali,  ha
                 di  nuovo   maggiore   dignità   prevedono nei bandi          impugnato  il provvedimento  di
                 alla   certificazione   per   la   di gara, negli avvisi      aggiudicazione,  contestando  i
                 parità  di genere  prevedendo        e negli inviti, il       criteri di valutazione previsti per
                 espressamente  che  può  essere   maggior punteggio           asserita violazione di legge.
                 prevista  come  presupposto  per      da attribuire           A  parere  del  ricorrente,  infatti,
                 l’assegnazione  di  un  punteggio     alle imprese            la previsione di norme  volte a
                 premiale.                            che attestano,           garantire  la parità di genere e
                                                    anche a mezzo di           generazionale  avrebbe  potuto
                 In   definitiva,   sul   punto,                               ritenersi legittima esclusivamente
                 certamente  la  nuova  disciplina   autocertificazione,       per  le  gare  relative  a  contratti
                 dei contratti pubblici  avrebbe      il possesso dei          pubblici  PNRR  e  PNC,  poiché  la
                 potuto     spingersi    oltre,       requisiti di cui         facoltà  di  inserire  tali  requisiti
                 estendendo  l’obbligatorietà delle   all’articolo 46-bis      premiali è  stata  introdotta  per
                 clausole  previste  dall’articolo  47   del codice delle pari   la  prima  volta  dall’articolo  47,
                 del  DL  Semplificazioni  bis  come   opportunità tra uomo    comma 4,  del  DL Semplificazioni
                 obbligatorie  anche  per  tutti     e donna, di cui al        bis.
                 gli  altri  affidamenti.  Tuttavia,   decreto legislativo 11
                 alla  luce  del  quadro  normativo                            Ebbene,  il TAR  ha  ritenuto
                 appena  delineato  si ritiene  che   aprile 2006, n. 198.     l’assunto  del tutto  privo  di
                 grazie  a  queste  clausole,  le                              fondamento.

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