Page 23 - MediAppalti, Anno X - N. 7
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Il Punto Mediappalti
Resta tuttavia ferma la previsione di cui all’art. 23, A livello comunitario, il percorso di liberalizzazione
comma 2, del D. Lgs. n. 261/1999, come modificato del servizio postale ha avuto avvio in epoca
dal D. Lgs. n. 58/2011, secondo cui il servizio ormai risalente. La prima direttiva in materia è
universale - inteso come il servizio di raccolta, infatti del 1997 (la n. 97/67/CE), poi seguita da
trasporto e smistamento di invii, pacchi postali, altre due direttive postali nel 2002 e nel 2008
ivi compresi quelli raccomandati e assicurati, che (le nn. 2002/39/CE e 2008/6/CE). Con esse è
risponde alla necessità di offrire un servizio tale stata favorita una graduale apertura dei mercati
da garantire il rispetto delle esigenze essenziali, nazionali nel settore dei servizi postali ad una
senza discriminazioni, ininterrotto e di offrire agli più ampia concorrenza oltre che ad una graduale
utenti, in condizioni analoghe, un trattamento armonizzazione delle differenti regole vigenti nei
identico e funzionale alle loro esigenze in continua vari Stati membri.
evoluzione - è affidato a Poste Italiane S.p.A. per
un periodo di quindici anni. Ogni cinque anni il La Terza direttiva postale è quella che, più delle
Ministero dello sviluppo economico deve tuttavia altre, ha segnato il passo verso il definitivo
verificare che l’affidamento del servizio universale superamento della concezione monopolistica
a Poste Italiane sia conforme a determinati criteri e del servizio postale in capo al fornitore del
che, nello svolgimento dello stesso, si registri un servizio universale per lasciare spazio alla libera
miglioramento di efficienza, sulla base di indicatori concorrenza. In attuazione della Terza direttiva,
ben definiti, pena la revoca dell’affidamento. infatti, in Italia è stato emanato il D. Lgs. n.
2. L’art. 3 del D. Lgs. n. 261/1999 definisce così il servizio universale: <<1. È assicurata la fornitura del
servizio universale e delle prestazioni in esso ricomprese, di qualità determinata, da fornire permanentemente
in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e
montane, a prezzi accessibili all’utenza.
2. Il servizio universale, incluso quello transfrontaliero, comprende:
a) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione degli invii postali fino a 2 kg;
b) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione dei pacchi postali fino a 20 kg;
c) i servizi relativi agli invii raccomandati ed agli invii assicurati.
(…) 5. Il servizio universale è caratterizzato come segue:
a) la qualità è definita nell’ambito di ciascun servizio e trova riferimento nella normativa europea;
b) il servizio è prestato in via continuativa per tutta la durata dell’anno;
c) la dizione «tutti i punti del territorio nazionale» trova specificazione, secondo criteri di ragionevolezza,
attraverso l’attivazione di un congruo numero di punti di accesso, al fine di tenere conto delle esigenze
dell’utenza. Detti criteri sono individuati con provvedimento dell’autorità di regolamentazione;
d) la determinazione del «prezzo accessibile» deve prevedere l’orientamento ai costi in riferimento ad
un’efficiente gestione aziendale.
6. Il fornitore del servizio universale garantisce per almeno 5 giorni a settimana:
a) una raccolta;
b) una distribuzione al domicilio di ogni persona fisica o giuridica o, in via di deroga, alle condizioni stabilite
dall’autorità di regolamentazione in installazioni appropriate.
(…) 8. Il servizio universale risponde alle seguenti necessità:
a) offrire un servizio tale da garantire il rispetto delle esigenze essenziali;
b) offrire agli utenti, in condizioni analoghe, un trattamento identico;
c) fornire un servizio senza discriminazioni, soprattutto di ordine politico, religioso o ideologico;
d) fornire un servizio ininterrotto, salvo casi di forza maggiore;
e) evolvere in funzione del contesto tecnico, economico e sociale, nonché delle esigenze dell’utenza.
(…) 11. Il fornitore del servizio universale è designato nel rispetto del principio di trasparenza, non
discriminazione e proporzionalità. La designazione è effettuata sulla base dell’analisi dei costi del servizio
universale nonché dei seguenti criteri:
a) garanzia della continuità della fornitura del servizio universale in considerazione del ruolo da questo
svolto nella coesione economica e sociale;
b) redditività degli investimenti;
c) struttura organizzativa dell’impresa;
d) stato economico dell’impresa nell’ultimo triennio;
e) esperienza di settore;
f) eventuali pregressi rapporti con la pubblica amministrazione nel settore specifico, con esito positivo.
(…)>>.
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