Page 27 - MediAppalti, Anno XV - N. 1
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Il Punto Mediappalti
Tuttavia, la giurisprudenza, specie della Corte minimali, prestabiliti: in tali casi, difatti, non
suprema di cassazione, ha costantemente sussistono quei doveri (parità trattamento; non
operato una interpretazione tendenzialmente fornire informazioni destinate ad avvantaggiare
evolutiva delle norme penali in commento qualcuno a danno di altro/i) propri di una
che, senza ovviamente rinnegare i principi, «gara» (anche se non rituale) e dunque non
anche costituzionali (art. 25 cost.; art. 1 c.p.), si concreta quell’esigenza di protezione insita
di legalità e di tassatività della fattispecie nelle norme del codice penale.
incriminatrice, ha permesso di conformare la
condotta punibile al progressivamente mutato Parimenti evolutiva è, poi, l’interpretazione
scenario normativo e fattuale, nella salvezza dell’anzidetta locuzione di “pubbliche
comunque della configurazione sostanziale di amministrazioni”, nel senso di ricomprendervi
questi illeciti. - secondo la nozione “sostanziale” di matrice
sovranazionale ed ormai consolidatasi anche
Con particolare riferimento al lemma “gara” nel nostro sistema normativo - ogni ente che,
(vero nucleo centrale del profilo oggettivo dei a prescindere dalla formale veste giuridica
reati in commento), i giudici di legittimità (tra rivestita (pubblica o privata che sia), risulti
le varie, Cass. pen., sez. VI, sent. n. 15758/24) istituzionalmente preposto alla tutela ed alla
- secondo un approccio “sostanzialista” che cura di un pubblico interesse.
valorizza i caratteri essenziali della procedura
adottata, a prescindere dunque dal nomen
iuris adottato – ritengono integrato l’elemento
obiettivo del reato di cd. turbativa d’asta (e La cd. turbativa d’asta può concretarsi
dunque inevitabilmente delle ulteriori due in ogni procedura selettiva che
fattispecie, sebbene entrambe non richiamino presupponga una valutazione
espressamente il termine) ogni qual volta si comparativa tra offerenti con criteri
attui una procedura selettiva, anche minima, predeterminati, a prescindere dalla
che comunque presupponga una valutazione denominazione; sono dunque
comparativa tra offerenti operata mediante esclusi in quelle (indagine di
criteri predeterminati, indipendentemente mercato, negoziata senza gara,
dalla denominazione assunta e da formalità
affidamento diretto) che non
specifiche. presentino un seppure minimo
Dunque, il raggio di azione finisce per raffronto tra candidature secondo
ricomprendere anche tutte quelle procedure parametri prefissati.
informali/esplorative, nelle quali comunque
sussista un auto-vincolo da parte della stazione
appaltante ad un - pur minimo - raffronto tra
offerte, secondo parametri prefissati. Sarebbe pertanto irragionevole ipotizzare
un differente regime tra affidamenti indetti
Questa ricostruzione - rileva la Corte suprema da pubbliche amministrazioni in senso
- non costituisce violazione del divieto di cd. stretto rispetto a soggetti tout court privati
analogia in malam partem ma interpretazione ma nondimeno tenuti allo statuto della
estensiva con finalità adeguatrice al tempo, contrattualistica pubblica (l’ampio spettro
dunque consentita. costituito, tra gli altri, da organismi di diritto
pubblico, società miste, privati realizzatori di
Pertanto, le fattispecie non operano nei casi lavori a scomputi degli oneri di urbanizzazione,
di indagine di mercato, procedura negoziata etc.), fondandolo sulla bipartizione operata
senza gara ed affidamento diretto, tutte dall’art. 353 c.p. tra licitazione privata “per
ipotesi in cui la stazione appaltante od il conto di pubbliche amministrazioni” (ipotesi
concedente non svolgono una comparazione base) e licitazione privata svolta “per conto di
tra più aspiranti regolata da parametri, seppur privati, dirette da un pubblico ufficiale” (l’ipotesi
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