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Mediappalti Il Punto
Il caso concreto territoriale. Sulla base del provvedimento di delega
l’Unione dei Comuni adottava pertanto una variante
Il caso di specie che ha dato origine all’emissione urbanistica di tipo normativo che riguardava anche
della sentenza qui in commento trae origine dalla l’ambito territoriale ove avrebbe dovuto svolgersi
conclusione di un accordo tra l’amministrazione l’attività di smaltimento dei rifiuti e che prevedeva
nella fattispecie il Comune di Quaranti ed una il divieto di potere compiere attività quali quelle di
società privata. tipo edilizio.
Si trattava di un vero e proprio accordo che Il provvedimento emanato da parte dell’Unione
presentava specifici aspetti di carattere economico dei Comuni conteneva, tra le altre disposizioni e
e prevedeva reciproci obblighi e diritti. prescrizioni, anche il divieto di effettuare attività di
edificazione come quella che si rendeva necessaria
A seguito della sottoscrizione del patto, infatti per lo svolgimento dell’attività regolamentata
il contraente privato che assumeva la veste di dall’accordo.
una persona giuridica ed in particolare di una
società otteneva il riconoscimento da parte Tale divieto pertanto rendeva di fatto impossibile
dell’amministrazione locale di uno specifico l’esercizio del diritto ottenuto dal privato con la
diritto consistente nella possibilità di edificare, sottoscrizione dell’accordo conseguendone come
dopo avere effettuato le attività di bonifica, un ovvio l’inutilità delle spese sostenute al fine di
impianto necessario allo svolgimento delle attività potere intraprendere l’attività imprenditoriale.
di recupero di rifiuti tossici presenti nell’area,
attività da svolgersi a titolo imprenditoriale. La All’emanazione del divieto faceva come ovvio
sottoscrizione dell’accordo e l’assunzione degli seguito una iniziativa processuale da parte della
impegni ad esso conseguenti induceva la società a società contraente. Essa, infatti, ricorreva al
sostenere una serie di spese. Tribunale Amministrativo Regionale, competente
per territorio. Innanzi ai giudici amministrativi di
In particolare, il contraente privato in vista della primo grado venivano rappresentati motivi diversi
futura esecuzione dell’accordo in precedenza di ricorso afferenti a due ordini di ragioni che
concluso con la pubblica amministrazione differivano in relazione al loro oggetto ed al loro
provvedeva a retribuire i professionisti, il cui operato fondamento.
si era reso necessario per l’attivazione dell’attività
prevista dal patto con la parte pubblica, spese Si trattava infatti di motivi attinenti all’ illegittimità
alle quali si accompagnavano i costi conseguenti del provedimento emesso dalla Unione dei Comuni,
alla presentazione delle istanze amministrative redatto ad avviso del difensore della ricorrente, in
all’uopo necessarie ed all’acquisto dei materiali maniera difforme dalle prescrizioni normative, ai
necessari all’edificazione dell’impianto. quali si accompagavano ragioni attinenti al danno
cagionato alla società sicuramente presente nel
Tali costi venivano sostenuti sulla base di caso di specie, e che avrebbero dovuto indurre il
un’aspettativa, comunque, legittima circa il futuro giudice ad emettere un provvedimento di condanna
esercizio di un’attività imprenditoriale secondo al suo risarcimento.
quanto previsto dall’accordo con la pubblica
amministrazione. La condanna precisava la tesi difensiva, avrebbe
dovuto estendersi anche ai danni di tipo morale.
Tuttavia, l’assetto normativo del territorio, ove Il procedimento dopo avere compiuto il proprio
avrebbe dovuto essere collocato l’impianto corso veniva deciso da parte dei giudici
necessario all’esecuzione dell’attività di recupero, amministrativi di primo grado con il provvedimento
subiva una radicale modifica a seguito di un qui in commento.
successivo provvedimento emesso da parte
dell’Unione di Comuni competente per territorio. I giudici del Tribunale amministrativo ritenevano
infondati i motivi dedotti dal difensore del
A tale organo, infatti il comune di Quaranti, che ricorrente e rigettavano pertanto tutte le sue
aveva sottoscritto l’accordo con il privato aveva richieste. I provvedimenti che limitavano il diritto
devoluto le funzioni di pianificazione urbanistica all’edificazione venivano ritenuti legittimi e conformi
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