Page 82 - MediAppalti, Anno XIV - N. 5
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Mediappalti Osservatorio sulla Corte dei Conti
La concessione nel nuovo codice:
il problema della qualificazione e degli incentivi per funzioni tecniche
La concessione nel nuovo codice:
il problema della qualificazione e
degli incentivi per funzioni tecniche
1. I quesiti
L’Ente istante rappresenta altresì che i privati concessionari, proponenti i progetti di concessione, non
sono stazioni appaltanti qualificate e che, per tale ragione, è loro intenzione di avvalersi, mediante
la stipula di apposita convenzione, del Comune (dotato di qualificazione), sia per l’effettuazione delle
procedure di gara sia per le restanti fasi procedurali ed in particolare quelle relative alla verifica
sull’esecuzione contrattuale, ivi incluso il collaudo.
Da qui due precisi quesiti:
a) “se le funzioni tecniche che il Comune (…), in qualità di Stazione appaltante qualificata, si
impegna, in ragione di apposita Convenzione, ad effettuare per conto dei Soggetti Privati
(Stazioni appaltanti non qualificate) sono incentivabili ai sensi dell’art. 45 del d.lgs. n. 36/2023
e della regolamentazione comunale attuativa”;
b) “se è incentivabile la funzione tecnica della centrale di committenza (procedure di gara) nella
misura massima del 25% come previsto dall’art. 45, co. 8, e se sono altresì incentivabili le
ulteriori funzioni tecniche che si riportano di seguito: Responsabile Unico del progetto e suoi
collaboratori; Direzione dei lavori e rispettivi collaboratori; Collaudo tecnico amministrativo ed
eventualmente collaudo statico” (così, prot. n. SEZ-CON-TOS-SC-TOS-2802/2024).
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