Page 78 - MediAppalti, Anno XII - N. 9
P. 78

Mediappalti                                                     Osservatorio sulla Corte dei Conti
                                                             Incentivi anche in caso di affidamento diretto
                                                                  ma con attività valutativa/comparazione











               Di conseguenza, le procedure di affidamento non comparative non consentono l’erogazione
               dell’incentivo  (che  già  non  dovrebbe  essere  presente  neppure  nel  quadro  economico
               dell’intervento).


               In questo senso, ex multis, SRC Campania, n. 14/2021/PAR; SRC Toscana, n. 186/2017/PAR; SRC
               Marche, n. 28/2018/PAR; SRC Lazio, deliberazione n. 60/2020/PAR; SRC Veneto n. 301/2019/PAR.



               5. L’affidamento diretto preceduto da indagini di mercato e espletato con modalità
               comparative


               L’aspetto interessante, che sembra aprire a nuove prospettive, è che anche la fattispecie (formale)
               dell’affidamento diretto può essere articolata, dal RUP, in modo più complesso – sempre che sussistano
               motivi per operare in questo modo -, legittimando, quindi, anche l’erogazione degli incentivi.
               Sul punto, infatti, in delibera si precisa che “le modalità procedurali di cui all’art. 36, comma 2, lett.
               a), così come la disciplina derogatoria e temporanea introdotta dal DL n. 76/2020, art. 1, comma
               2, lett. a) (affidamenti diretti), non precludono, infatti, che l’affidamento del contratto possa
               essere preceduto dall’esperimento di procedure, sia pure semplificate, ma sostanzialmente
               di natura comparativa e, in ogni caso, nel rispetto dei princìpi di libera concorrenza, non
               discriminazione,  trasparenza,  proporzionalità,  pubblicità  e  rotazione  di cui  all’art.  30  del
               codice dei contratti, richiamati anche dalla disciplina emergenziale di cui al DL n. 76/2020 (cfr. SRC
               Veneto, deliberazione n. 121/2020/PAR)”.


               Il modello temperato predisposto dal legislatore, pertanto, pur con adeguata motivazione (come si
               vedrà più avanti, da declinarsi nella determinazione a contrarre) non impedisce la possibilità di provare
               ad individuare – qualora siano presenti -, soluzioni tecnico/organizzative maggiormente favorevoli per
               la stazione appaltante. A questo fine, ovvero l’assicurare una migliore spendita del denaro pubblico,
               purchè  si privilegi anche  il dato  della  tempestività  e  la  scelta  di moduli  maggiormente  articolati
               non  sia  determinata  da  intenti  defatigatori,  è  assolutamente  legittimo innestare  nella  fattispecie
               dell’affidamento diretto puro una indagine formale ed una successiva comparazione.
               Ciò implica, evidentemente, maggiori compiti e maggiori responsabilità in funzione di un operare
               maggiormente incisivo che merita una considerazione (ed una maggiore retribuzione determinata
               dall’incentivo per funzioni tecniche).




               6. La risposta

               La conclusione, quindi, è nel senso che deve ritenersi esclusa  la possibilità di erogare incentivi tecnici
               nel caso di affidamento diretto “puro”, tra cui anche l’affidamento per somma urgenza di cui all’art. 163
               del Codice dei contratti pubblici “salve le ipotesi nelle quali per la complessità della fattispecie
               contrattuale l’amministrazione, nonostante la forma semplificata dell’affidamento diretto,
               proceda allo svolgimento di una procedura sostanzialmente comparativa, la quale dovrà


                                                            6
   73   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83