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Mediappalti Osservatorio sulla Corte dei Conti
Incentivi anche in caso di affidamento diretto
ma con attività valutativa/comparazione
Di conseguenza, le procedure di affidamento non comparative non consentono l’erogazione
dell’incentivo (che già non dovrebbe essere presente neppure nel quadro economico
dell’intervento).
In questo senso, ex multis, SRC Campania, n. 14/2021/PAR; SRC Toscana, n. 186/2017/PAR; SRC
Marche, n. 28/2018/PAR; SRC Lazio, deliberazione n. 60/2020/PAR; SRC Veneto n. 301/2019/PAR.
5. L’affidamento diretto preceduto da indagini di mercato e espletato con modalità
comparative
L’aspetto interessante, che sembra aprire a nuove prospettive, è che anche la fattispecie (formale)
dell’affidamento diretto può essere articolata, dal RUP, in modo più complesso – sempre che sussistano
motivi per operare in questo modo -, legittimando, quindi, anche l’erogazione degli incentivi.
Sul punto, infatti, in delibera si precisa che “le modalità procedurali di cui all’art. 36, comma 2, lett.
a), così come la disciplina derogatoria e temporanea introdotta dal DL n. 76/2020, art. 1, comma
2, lett. a) (affidamenti diretti), non precludono, infatti, che l’affidamento del contratto possa
essere preceduto dall’esperimento di procedure, sia pure semplificate, ma sostanzialmente
di natura comparativa e, in ogni caso, nel rispetto dei princìpi di libera concorrenza, non
discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità e rotazione di cui all’art. 30 del
codice dei contratti, richiamati anche dalla disciplina emergenziale di cui al DL n. 76/2020 (cfr. SRC
Veneto, deliberazione n. 121/2020/PAR)”.
Il modello temperato predisposto dal legislatore, pertanto, pur con adeguata motivazione (come si
vedrà più avanti, da declinarsi nella determinazione a contrarre) non impedisce la possibilità di provare
ad individuare – qualora siano presenti -, soluzioni tecnico/organizzative maggiormente favorevoli per
la stazione appaltante. A questo fine, ovvero l’assicurare una migliore spendita del denaro pubblico,
purchè si privilegi anche il dato della tempestività e la scelta di moduli maggiormente articolati
non sia determinata da intenti defatigatori, è assolutamente legittimo innestare nella fattispecie
dell’affidamento diretto puro una indagine formale ed una successiva comparazione.
Ciò implica, evidentemente, maggiori compiti e maggiori responsabilità in funzione di un operare
maggiormente incisivo che merita una considerazione (ed una maggiore retribuzione determinata
dall’incentivo per funzioni tecniche).
6. La risposta
La conclusione, quindi, è nel senso che deve ritenersi esclusa la possibilità di erogare incentivi tecnici
nel caso di affidamento diretto “puro”, tra cui anche l’affidamento per somma urgenza di cui all’art. 163
del Codice dei contratti pubblici “salve le ipotesi nelle quali per la complessità della fattispecie
contrattuale l’amministrazione, nonostante la forma semplificata dell’affidamento diretto,
proceda allo svolgimento di una procedura sostanzialmente comparativa, la quale dovrà
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