Page 5 - MediAppalti, Anno XII - N. 3
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Mediappalti
Le rotte delle migrazioni cominciano a portare assegnazione che garantiscono trasparenza e
all’Italia, in maniera sempre più consistente, a legalità. Solo in questo modo l’accoglienza sarà
partire dagli anni ’90 del secolo scorso. Il dramma indirizzata verso l’offerta di un sincero servizio
di chi approda sulle nostre coste occupa un di emancipazione. Solo in questo modo potremo
posto fisso nelle cronache dei giornali. Possiamo porre le basi per un’integrazione reale e una
ancora parlare di emergenza? La macchina convivenza tra genti che, seguendo percorsi
dell’accoglienza, dopo oltre un trentennio, differenti, finiscono per condividere uno spazio e
dovrebbe essere ben rodata, dovrebbe funzionare un tempo entro i quali costruire un futuro comune.
secondo meccanismi certi. Ordinari.
La crisi ucraina acuisce drammaticamente la
È invece in termini di eccezionalità che è gestita situazione. Sarebbero oltre 100 mila i profughi
l’accoglienza. Secondo i dati esposti da Open in fuga dalla guerra, giunti in Italia. Questa
polis, il 65,5% dell’accoglienza è oggi affidata ai nuova emergenza umanitaria oltre a prevaricare
Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS). Si tratta il sistema di accoglienza ordinaria (SAI), ha
di una rete di centri che nascendo come risposta colto impreparata anche la rete dei CAS. È stato
immediata a situazioni emergenziali, sono regolati necessario attivare un terzo livello di accoglienza:
facendo ricorso alle procedure di affidamento il livello emergenziale affidato alla Protezione Civile
diretto. Un sistema che lascia ampio spazio alla con il coinvolgimento della società civile.
discrezionalità.
In questa sfera ricade l’avviso per l’acquisizione
Conviviamo con le emergenze che dilagano delle manifestazioni di interesse per 15 mila posti
ovunque sulla Terra. Come paese che può godere da destinare all’accoglienza diffusa, scaduto il 22
di un certo livello di benessere dobbiamo essere aprile scorso. L’assegnazione delle risorse sarà
in grado di offrire il nostro aiuto. Dobbiamo farlo eseguita tramite affidamento diretto al terzo
in maniera coordinata e ordinata, secondo una settore. Le risorse dello Stato potranno essere
programmazione che non può più basarsi secondo destinate ad attori diversi dalle organizzazioni
canoni straordinari ed emergenziali. più strutturate come Caritas e Arci. “Ci si apre
a riconoscere che esiste un tessuto di famiglie
Si deve investire nella realizzazione di centri di e realtà territoriali, società civile pura, in grado
qualità sia sul versante strutturale sia su quello di collaborare con lo Stato” afferma Gianpaolo
dei servizi. L’affidamento diretto che sostiene i Silvestri Segretario Generale di AVSI.
CAS deve essere accantonato a favore di appalti
e concessioni assegnati secondo le regole che Società civile pura, incarnazione delle parole
garantiscono trasparenza e legalità. L’emergenza dell’enciclica Pacem in Terris che esortavano “a
perpetua, ossimoro ormai insostenibile di questa convivere e operare gli uni a bene degli altri”.
gestione dell’accoglienza deve essere dismesso. È
l’accesso all’affidamento diretto che non conviene Se questa porzione di cittadini organizzati in
a nessuno. “Chi ci rimette, oltre agli ospiti, è anche associazioni o nell’ambito delle proprie famiglie, si
la comunità ospitante, che si troverà a interagire adoperano per sostenere lo Stato nella missione
con persone alle quali non sono stati forniti gli dell’accoglienza, sembra doveroso avviare canali
strumenti per un’efficace e positiva integrazione”, di accesso ai finanziamenti pubblici. Potrebbero
affermava Roberto Barberi nel 2015. Il rischio essere attivate regole ispirate agli appalti per
concreto è che in questo modo accedano alla rete fissare certezze sugli standard dei servizi e
dell’accoglienza soggetti dediti al business, per i delle strutture messe a disposizione e garantire
quali lo scopo essenziale è il profitto a discapito un’accoglienza che sia davvero accogliente.
della qualità delle strutture e dei servizi.
È invece necessario procedere con le forme di
di Enzo De Gennaro
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