Page 5 - MediAppalti, Anno XII - N. 2
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Con questo scenario sullo sfondo, ci si chiede se muta e ci rende diversi, capaci di diventare
sia giusto o no onorare gli impegni presi con la autonomi e credibili: la responsabilità. “Se
NATO nel 2014: aumentare la spesa militare fino al vogliamo essere paese serio, che conta nel
2% del PIL entro il 2024 (posticipato poi al 2028). contesto internazionale, dobbiamo essere in grado
“L’Italia ripudia la guerra” afferma chi si professa di sostenere certe responsabilità. La responsabilità
pacifista, omettendo di citare il resto del testo. appartiene ai grandi paesi”, afferma Giampaolo Di
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa Paola, Ammiraglio e ricercatore dell’Istituto per
della libertà degli altri popoli e come mezzo di gli Studi di Politica Internazionale, nel corso del
risoluzione delle controversie internazionali” recita il programma Tagadà di La7.
primo capoverso dell’articolo 11 della Costituzione.
L’Italia si impegna a non intraprendere azione Se come affermano Bonino e Di Paola vogliamo
offensive, ma deve potersi difendere da eventuali essere adulti e responsabili dobbiamo dotarci
aggressioni ed è impegnata, con le organizzazioni di un apparato militare adeguato e funzionante;
internazionali alle quali aderisce, a promuovere la dobbiamo investire, bandire nuove gare di appalto.
pace intervenendo nei territori che sono coinvolti L’attualità dovrebbe renderci consapevoli che
in eventi bellici. L’aumento della spesa militare investire in armamenti, strutture, addestramenti è
permetterebbe all’Italia di presentarsi con maggiore fondamentale per il paese. È un deterrente contro
influenza all’interno dell’Alleanza. Permetterebbe, chi cova ambizioni distorte. In casi estremi, che
come afferma Emma Bonino Senatrice del Partito nessuno si augura, è necessario per saperci e
Radicale ai microfoni di RadioUno, “di passare da poterci difendere.
uno stato da adolescente, protetto dai genitori,
a uno stato capace di autonomia, più forte nella A chi contesta che la spesa militare rischia di
capacità negoziale”. disattendere all’obiettivo della ripresa economica,
potremmo rispondere ancora una volta che militari
Secondo l’osservatorio MILEX la spesa militare e civili fanno parte di un unico sistema. Le aziende
dovrebbe passare dagli attuali 25miliardi l’anno che costruiscono munizioni, aerei, blindati sono
a 38miliardi. Gli investimenti riguarderanno aziende private, fatte di persone alle quali viene
l’incremento degli arsenali e dei mezzi militari. Le corrisposto uno stipendio che contribuisce a
ricadute positive di queste spese si riverbereranno sostenere l’economia reale.
su un indotto fatto di lavori e servizi necessari
al funzionamento stesso dell’apparato militare. Nessuno vuole la guerra. O meglio, non la vogliono
L’esercito è fatto di armi ma soprattutto di persone. le popolazioni: i civili e molto probabilmente i
Persone che vivono e lavorano in strutture che militari che la combattono. Ma nel mondo, oggi,
necessitano di essere realizzate, sottoposte a 2022, si stanno combattendo 59 conflitti. Parlare
manutenzione, gestite nella quotidianità. di guerra ai nostri tempi, della volontà di qualcuno
di imprimere dolore e morte, ci appare insensato,
L’esercito non è un’entità a se stante, al di fuori anacronistico, scollegato da un mondo ad economia
del sistema. È totalmente immerso nel contesto planetaria. Ma dobbiamo farcene una ragione:
sociale nel quale è presente e non ne potrebbe fare l’umanità è conflittuale. Con questa certezza non
a meno. Dipende dalla società civile, dall’economia, dovremmo smettere di sperare che “la vera risposta
dall’imprenditorialità: le imprese che si aggiudicano non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze
gli appalti edili o di manutenzione o di gestione politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo
dei servizi, fanno parte della rete del mondo civile. diverso di governare il mondo, ormai globalizzato,
L’aumento degli investimenti negli apparati militari e di impostare le relazioni internazionali, non
si traduce in un aumento di opportunità di lavoro facendo vedere i denti”, come afferma in questi
esteso all’esterno delle caserme. giorni Papa Francesco.
La postura che l’Italia assumerà nello scenario
internazionale dipende dalla capacità di onorare
agli impegni assunti con la NATO. Nel passaggio
dall’adolescenza all’età adulta c’è qualcosa che di Enzo De Gennaro
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