Page 5 - MediAppalti, Anno X - N. 2
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                 Come  le  trincee,  le  fortificazioni,  le  gallerie,  le   Battiamo il covid-19, riapriamo i cantieri sospesi,
                 caserme  della  prima  guerra  mondiale,  queste   progettiamone  di nuovi pensando  ad  una  rete
                 nuove  strutture  saranno  la  memoria  di  quanto   di ospedali all’avanguardia  come  siamo  abituati
                 accadde tra la fine dell’inverno e la primavera del   a  vedere  nelle  nostre  amate  serie  tv.  Ma  questa
                 2020. Magari, non come monumenti da visitare ma   non  è  una  fiction.  Se  sbagli  non  c’è  un  regista
                 come strutture funzionanti ed efficienti, un’eredità   che  ferma  tutto  e  fa  ripetere  la  scena.  Questa
                 (seppur triste) del passaggio del covid-19.    è  la  realtà.  E se  non  si vuole  sbagliare  bisogna
                                                                essere  molto attenti.  Pensare  a  tutto  nei  minimi
                 Quando  tutto  sarà  finito  bisognerà  riflettere   dettagli. Dominare la superficialità che ha infettato
                 sulle  difficoltà  affrontate:  ospedali  impreparati   il  nostro  modo  di essere.  Pensare.  Ripensare.
                 ad  affrontare  l’emergenza,  personale  dal  cuore   Valutare.  Magari  accartocciare  tutto.  Ammettere
                 grande  ma  insufficiente  nei  numeri,  costretto  a   di aver  sbagliato  e  riprendere  daccapo.  Mettere
                 turni lunghissimi, estenuanti.  Si dovrà  prendere   da parte l’ipervelocità della modernità. Rallentare.
                 coscienza  che  con  la globalizzazione scenari  del   Riflettere. Fare, dire qualcosa solo quando abbiamo
                 genere potrebbero ripresentarsi. Non è più possibile   la piena consapevolezza di ciò che si fa e ciò che
                 circoscrivere  un’epidemia.  Dobbiamo  essere  si dice ricordando  come  canta  Daniele  Silvestri
                 pronti.  Come  quando  gli  Stati  hanno  investito  in   che  “c’è  stato  un  tempo  in cui comunicare  era
                 armi  e  militari, così  ora,  dovremmo  investire  in   molto più scomodo e meno immediato per questo
                 ospedali e  personale  medico  e  paramedico.  In   un  discorso  era  più  ragionato.  Se  avere  risposte
                 questi anni abbiamo assistito alla chiusura di tanti   richiede  dei  mesi  diventa  importante  non  esser
                 presidi ospedalieri, una  strategia  che  sarebbe   fraintesi e le dichiarazioni, di guerra o d’amore non
                 meglio rivedere.                               ammettevano errore”.

                 Abbiamo  a  disposizione  un  efficiente  sistema   In  piena  fase  2,  con  33mila  morti  da  piangere,
                 militare anche se “l’Italia ripudia la guerra” come è   si  deve  guardare  avanti.  Come  in  fondo  ad  una
                 scritto all’articolo 11 della Costituzione.    guerra, sperare che arrivino tempi migliori, sperare
                                                                che  sugli  errori  si  edifichi  un  futuro  migliore.
                 Non  possiamo  non  avere  un’efficiente  sistema   Sperare che i giorni più neri della crisi siano serviti
                 ospedaliero  in presenza  dell’articolo 32  della   a  qualcosa,  siano  concime  (come  il  titolo  della
                 stessa  Carta  Costituzionale  che  afferma  che  “la   canzone di Silvestri) per un futuro più fertile.
                 Repubblica  tutela  la  salute  come  fondamentale
                 diritto dell’individuo e interesse della collettività”.                 di Enzo De Gennaro


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