Page 67 - MediAppalti, Anno XII - N. 6
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In Pillole                                                                           Mediappalti







                 l’atto di segnalazione dell’Autorità Nazionale
                 Anticorruzione,  gli  eventi  pandemici  e  bellici
                 protagonisti di questo particolare periodo storico
                 hanno  profondamente  impattato  il  settore  dei
                 contratti  pubblici  provocando  e  richiedendo
                 necessariamente  interventi  normativi  volti  ad
                 evitare il blocco totale e l’arresto della macchina
                 degli appalti, contribuendo d’altra parte a creare
                 un  clima  di  confusione  in  cui  gli  operatori  del
                 settore  riescono a  districarsi  con sempre più
                 difficoltà.


                 La Legge Delega, ha individuato i principi e
                 criteri  direttivi  che  il  Governo  dovrà  rispettare
                 nell’emanazione delle nuove regole in materia di
                 appalti, tra i quali si evidenziano:

                    -  la  qualificazione  e  riduzione  delle
                       stazioni  appaltanti:  al  fine  della  loro
                       riduzione  numerica e dell’accrescimento
                       delle loro competenze;
                    -  la riduzione e certezza dei tempi relativi
                       alle procedure di gara ed alla stipula dei
                       contratti: mediante l’adozione di contratti-
                       tipo  predisposti  dall’Autorità  nazionale
                       anticorruzione  (ANAC),  nonché  attraverso
                       la digitalizzazione e l’informatizzazione delle
                       procedure, la piena attuazione della Banca
                       dati nazionale dei contratti pubblici e del
                       fascicolo virtuale dell’operatore economico
                       e il superamento dell’Albo nazionale dei
                       componenti delle commissioni giudicatrici.
                    -  perseguimento  di  obiettivi  di  stretta
                       aderenza  alle  direttive  europee:  nel
                       tentativo  di  semplificare  l’attuale  quadro
                       normativo in materia di appalti e, a tal fine,
                       è appositamente prevista l’introduzione e/o
                       il mantenimento di un livello di regolazione
                       corrispondente a quelli minimi richiesti
                       dalle direttive europee (c.d. divieto di gold
                       plating).

                 La  riforma  del  Codice  dei  Contratti  Pubblici
                 attualmente in revisione, sembra collocarsi quindi,
                 quale conseguenza naturale del contesto storico del
                 momento, per concretarsi nella integrazione delle
                 tre direttive UE (2014/23, 24 e 25), in particolare
                 nelle  parti  che  non  siano  immediatamente
                 eseguibili, ordinandole in una nuova disciplina che
                 rispetto alla precedente sia in grado di assicurare
                 maggiore certezza di applicazione delle norme e
                 di ridurre gli interventi interpretativi da parte degli
                 operatori del settore.

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