Page 88 - MediAppalti, Anno XII - N. 5
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Mediappalti Osservatorio sulla Corte dei Conti
Che tipo di “gara” è necessaria per la liquidazione degli incentivi?
La questione all’esame, è stata oggetto di un pronunciamento del Consiglio di Stato (Affare
consultivo n. 00813/2021) in merito allo schema di decreto del Presidente del consiglio dei ministri
recante “Norme per la ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche al personale non dirigenziale
della Presidenza del consiglio dei ministri, a norma del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”.
Nell’esercizio della funzione consultiva, il Consiglio di Stato ha osservato che la scelta operata
dall’Amministrazione di escludere dal regolamento gli incentivi nei casi di affidamento diretto o di
somma urgenza, non ha ragion d’essere dal momento che “la scelta del contraente costituisce solo
una tra le fasi alle quali la legge ricollega un incentivo in relazione alla prestazione tecnica svolta
dal personale dell’amministrazione, per cui la fattispecie considerata potrebbe dar luogo ad una
riduzione, ma non all’esclusione dell’incentivo, che permane per le altre attività espletate in relazione
al contratto (programmazione della spesa, valutazione preventiva progetti ecc.), nell’esercizio di
funzioni tecniche”.
5. La conclusione
In sostanza la conclusione è che a priori pur nel caso di affidamento diretto non è detto che non
vi siano (anche in fase di esecuzione del contratto) delle attività che possono rendere possibile e
legittimare la liquidazione degli incentivi. Anche se la sezione non giunge ad una chiara risposta in
questo senso precisando che ciò richiederebbe “uno sforzo ermeneutico estensivo ed analogico tale
da riscrivere di fatto il contenuto dell’art. 113. Operazione che appare travalicare la competenza di
chi è chiamato ad interpretare e applicare le norme” (cfr. Sezione delle autonomie, deliberazione n.
15/2019/QMIG)
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