Page 5 - MediAppalti, Anno XII - N. 4
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Diverso è il caso di chi è stato eletto per governare. chi rivolgersi. Lo fa. Attiva i canali predisposti dalla
Chi dimora tra i palazzi nei quali si decidono le sorti legge e ottiene un risultato definitivo. Indiscutibile.
del paese, ha la responsabilità di definire decisioni Finalmente inderogabile.
che coinvolgeranno tutta la comunità. Loro, le
decisioni, anche se impopolari, devono prenderle. Nel nostro caso, a prendere posizione contro una
situazione che si sarebbe protratta ancora per
È prerogativa del loro “servizio”. A volte saranno tempi ingiustificatamente lunghi è stato il sindaco
acclamati per quel che hanno deciso. Quasi di Lecce Carlo Salvemini.
sempre saranno criticati. Le loro scelte collidono
spesso con il malumore di chi vive in determinate Lecce, sinonimo di mare e vacanze. File ordinate di
località, con il malcontento di specifiche categorie ombrelloni. Cabine dipinte di fresco. Bar all’ombra
professionali, con la reazione dei cosiddetti poteri delle pinete. Balli con l’acqua alle caviglie. Spruzzi.
forti. A differenza di noi, comuni cittadini, che Profumo di cremine e oli solari. Estate. Stazioni
facciamo un passo indietro quando riconosciamo balneari. È proprio su iniziativa del primo cittadino
che la nostra decisione può ledere, loro devono leccese che oggi si discute delle gare pubbliche
procedere. Senza remore. Consapevoli del fatto che dovranno essere appaltate per assegnare le
che, come affermava lo scrittore francese Anatole concessioni demaniali marittime nel rispetto della
France, “Non esistono governi popolari. Governare direttiva europea del 2006, denominata Bolkestein.
significa scontentare”.
Nel nome della libera concorrenza l’Europa impone
Decidere significa mettere in pratica l’idea del agli stati membri di rivedere il sistema delle
cambiamento. “La politica è tale se prefigura il concessioni, di portare a scadenza quelle esistenti
nuovo, non esiste politica che non prefiguri il e di programmare un sistema di riassegnazione
nuovo” affermava Ciriaco De Mita, scomparso in con bandi pubblici da aprire ogni sei anni. Nel 2016
questi giorni. Ma a volte si decide di non cambiare. la Corte di Giustizia Europea bocciava le proroghe
ancora esistenti in Italia. La risposta del Governo
Lo strumento ormai collaudato per decidere di del 2018 è un ulteriore rinvio fino al 2033.
non decidere è la proroga. In Italia proroghiamo
di tutto. Prolunghiamo le scadenze di disposizioni “I titoli concessori devono avere una scadenza
immaginate per gestire situazioni ed emergenze perché le spiagge non sono proprietà privata
circoscritte in un determinato segmento temporale, e inamovibile”, afferma Salvemini che dinanzi
conferendo loro la capacità di autorigenerarsi alla rinuncia di decidere dei Governi ha portato
che può andare avanti, ad oltranza, fino a tempi la questione in seno al Consiglio di Stato. Nel
imprevedibili. È la mistica alchimia tutta italiana novembre 2021 la sentenza dell’adunanza plenaria
capace di trasformare il temporaneo in definitivo. di Palazzo Spada sulla necessità di riaffidare tutte
Miracolo che si manifesta in presenza di interessi le concessioni entro dicembre 2023. Spariranno
particolari, spesso detenuti da una minoranza gli antichi privilegi e i diritti di prelazione sui
influente. quali si sosteneva la struttura che ha permesso il
tramandarsi delle concessioni per generazioni, per
Può capitare che lo stallo venga interrotto. quasi un secolo.
Qualcuno, fuori dagli schemi, si pianta nel mezzo
del flusso della folla che prosegue ignara verso Dinanzi all’incapacità della politica di prendere una
il baratro. Si volta. Comincia a farsi spazio, decisione, l’intervento della giustizia. Hanno deciso
controcorrente, avvertendo chi incrocia del pericolo i giudici, sentenziando non solo l’illegittimità delle
verso il quale sta procedendo: il conformismo proroghe in vigore ma anche e soprattutto il
delle idee; l’atrofizzarsi dei diritti; il sostegno fallimento della politica come forza trainante di una
involontario degli interessi economici e di potere. società, di assumersi responsabilità, di generare
cambiamento, di decidere.
Il silenzio dinanzi a tali situazioni è assimilabile
alla complicità. Così, a volte, una voce fuori dal
coro decide che non può restare in silenzio. Sa a di Enzo De Gennaro
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