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L’iscrizione alla white list della Prefettura competente per il territorio dove ha sede l’operatore economico, è richiesta per le attività maggiormente esposte a rischio d’infiltrazione mafiosa, definite all’art. 1, comma 53, della legge n. 190/2012: a) trasporto di materiali a discarica per conto di terzi; b) trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi; c) estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti; d) confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume; e) noli a freddo di macchinari;  f) fornitura di ferro lavorato;  g) noli a caldo; h) autotrasporti per conto di terzi;  i) guardiania dei cantieri. Per queste attività le stazioni appaltanti, invece dell’acquisizione della comunicazione o dell’informazione antimafia, devono, infatti, avvalersi dell’apposito elenco c.d. “white list”.

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Questo articolo è stato scritto da...

Avv. Maria Teresa Colamorea
Avvocato esperto in materia di appalti pubblici
Dott.ssa Liliana Simeone
Consulente in materia di appalti pubblici
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