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( votes)342. Sono le spiagge sulle quali sventola la bandiera blu. Il mare è uno dei beni più preziosi per il nostro paese. Se il turismo cresce in Italia è merito dell’arte, della cultura e del mare. Acque cristalline. Fondali bianchi. Bianchissimi. Spiagge. Scogliere.
342. Sembrano tante. Sono pochissime. Se si considerano i 7458 chilometri di costa italiana, sono un niente. Il nostro mare è malato. Le coste sono disseminate di depuratori mal funzionanti, da ultimare, da appaltare, da progettare. “La mala depurazione e gli scarichi inquinanti – afferma Legambiente – restano il delitto più contestato, rappresentano il 31,7% delle infrazioni totali”.
Ogni mancato affidamento, ogni ritardo, ogni genere di ostacolo ad appaltare la realizzazione e gestione di un depuratore è una condanna per la comunità. E non solo per quella comunità priva di quello specifico depuratore, ma anche per quelle che vivono nelle zone costiere limitrofe. Il perpetuo movimento del mare rende il problema di una comunità, un dramma che investe zone molto più estese. Il mare diluisce, disperde, propaga. Quelle tracce di inquinamento se le porta insieme. Da una spiaggia all’altra.
Ogni amministrazione dovrebbe iscrivere la gestione dei depuratori tra le proprie priorità. Ogni amministrazione dovrebbe pretendere che le altre municipalità facciano lo stesso. E’ il corretto funzionamento della rete dei depuratori che rende il mare pulito. Altrimenti avremmo un mare splendido solo a chiazze. E pochi fortunati che potranno godersi l’estate senza pensare al rischio di essere infetti da qualche batterio.
Da una parte le bandiere blu, dall’altra le infrazioni registrate da Goletta Verde. Nel 2016 sono state contestate 15699 irregolarità. La cronaca di queste ultime settimane non fa ben sperare per il 2017. “Il Comune di Augusta si appresta a vivere un’altra stagione balneare come le precedenti, con gli ormai diffusi divieti di balneazione sparsi un po’ in tutta la costa e dovuti anche alla non balneabilità del mare”, scrive il Giornale di Sicilia. “Depuratore maledetto. Anzi di più. I lavori di ampliamento e potenziamento che dovevano essere fatti da oltre 20 anni per rendere davvero efficace l’impianto di via Raiale ed evitare gli sversamenti a mare, proprio non si riescono a farli partire”, si legge sul giornale online PrimadiaNoi.it parlando della situazione di Pescara. “La procura della Spezia indaga sugli odori irrespirabili e le episodiche fuoriuscite di liquami”, afferma IL SECOLO XIX. Il problema è diffuso in tutto il paese. Un problema ambientale, di salute pubblica, di economia.
La gravità della situazione italiana è riassunta nelle sanzioni inflitte dall’Europa. All’Italia sono state assegnate infrazioni per 60milioni di euro e una multa di 350mila euro al giorno fino al risanamento della situazione. Una multa che riguarda, oltre che la carenza degli impianti di depurazione, tutta la filiera della gestione dell’acqua lungo acquedotti obsoleti, caratterizzati da numerose dispersioni e da un altrettanto inefficiente rete fognaria.
Divieto di balneazione. Ogni cartello del genere che vedremo lungo le nostre coste è in realtà un’ammissione di consapevolezza con la quale si confessa che non si è riusciti ad offrire un mare pulito nel quale trovare refrigerio nelle torride giornate estive, nel quale far divertire i vostri figli.
“…avvicina il pennello al volto della donna, esita un attimo, lo appoggia sulle labbra e lentamente lo fa scorrere da un angolo all’altro della bocca. Le setole si tingono di rosso carminio. Lui le guarda, le immerge appena nell’acqua, e rialza lo sguardo verso il mare. Sulle labbra della donna rimane l’ombra di un sapore che la costringe a pensare ‘acqua di mare, quest’uomo dipinge il mare con il mare”. La magia di questo passo tratto da Oceano Mare di Alessandro Baricco potrebbe funzionare solo in 342 luoghi in tutta Italia. Se un’esperienza del genere fosse vissuta altrove, la donna non resterebbe affascinata, sarebbe disgustata perché quel mare, lì nei pressi di un depuratore malfunzionante, è un Osceno Mare.
Un depuratore efficiente è tra i migliori investimenti che una comunità deve potersi permettere. Un investimento che deve avere precedenza su ogni altro progetto perché è con la salute dell’ambiente e la salute dell’uomo che si costruisce il futuro.