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Il centrometrista è consapevole che se vuole vincere il campionato deve, prima di tutto, battere se stesso. Non è contro gli avversari che deve correre ma contro i suoi limiti. Deve sforzarsi di migliorare i suoi tempi. Ci vuole dedizione, allenamento, forza di volontà. Pazienza. Le cose non cambiano dall’oggi al domani. Non esistono formule magiche. Solo la perseveranza può davvero riuscire nell’opera di cambiare qualcosa.

L’Italia sembra aver indossato i panni di quel centrometrista che ogni santo giorno è sulla pista a cercare di fermare il cronometro qualche istante prima di quello registrato il giorno precedente. In tema di lotta alla corruzione comincia a vedersi qualche rincuorante risultato. Negli ultimi giorni di gennaio Transparency Internaional ha diffuso i dati relativi al 2018. Nella classifica della percezione della corruzione siamo al 53esimo posto. Siamo molto lontani dalle prime posizioni. Ma il trend positivo cominciato dal 2012 ci rende ottimisti. In sei anni l’Italia ha guadagnato 10 punti e 19 posizioni. Leader della lista di 180 nazioni è ancora una volta la Danimarca. Seguono Nuova Zelanda e Finlandia. L’Italia è tra le ultime in Europa.

“Il paese sta facendo piccoli passi avanti. E’ cominciata una lenta ma graduale salita che io credo vada spiegata soprattutto sul fatto che all’interno del paese si avverta la presenza di un meccanismo di contrasto alla corruzione”, ha detto il presidente dell’ANAC Raffaele Cantone. La bontà delle iniziative adottate in Italia per contrastare la corruzione è riconosciuta a livello internazionale tanto da diventare un modello al quale ispirarsi. Pochi giorni prima della presentazione della graduatoria di Transparency International, Cantone è stato in Messico per raccontare l’esperienza italiana. In che modo prevenire la corruzione negli appalti, controllare l’esecuzione, assicurare la trasparenza della Pubblica amministrazione ed evitare i conflitti d’interesse, sono stati i temi affrontati. “Siamo sulla strada giusta ma non dobbiamo assolutamente accontentarci. C’è ancora molto da fare, a partire dall’implementazione della recentissima legge anticorruzione, una legge che andrà valutata sulla sua capacità di incidere concretamente nel Paese”, ha detto il presidente di Transparency Italia Virginio Carnevali nel corso della presentazione dei dati.

Raffaele Cantone, nella stessa sede ha ricordato che “nel 2013 eravamo al punto più basso, al 69° posto nel mondo e ultimi in Europa. Dal 2013 è cominciata una lenta ma graduale salita […] spiegata soprattutto con il fatto che nel paese si avverta la presenza di un meccanismo di contrasto alla corruzione: una magistratura più attiva, l’avvio di una politica di prevenzione della corruzione”.

Il centometrista sta cominciando ad abbassare i suoi tempi. Sa che è proprio in questo momento, ora che sta cominciando ad ottenere i primi risultati, che deve insistere, che deve moltiplicare il suo impegno. Il 2019 sarà un buon campo di prova. L’entrata in vigore della nuova legge anticorruzione dovrebbe avere ulteriori effetti sul contrasto al fenomeno, producendo un ulteriore scatto in avanti nella classifica di Transparency.

Sul sito di Transparency, a proposito della nuova legge anticorruzione italiana, si respira ottimismo. Ma non c’è spazio per lasciarsi andare ad ingenue esaltazioni perché “rimane il fatto che le leggi non sono in grado di sconfiggere la corruzione. Serve quello scatto culturale – che deve partire dalla scuola, dai luoghi di lavoro, dalla coscienza individuale di ogni cittadino – in grado di avvicinarci ai Paesi in cui i comportamenti etici sono più diffusi. Come afferma lo stesso Raffaele Cantone “Nessuna norma ha effetto salvifico”.  

Il centrometrista non aspira alla medaglia d’Oro. Non ha il fisico per arrivare così in alto. E’ consapevole che il podio per lui è un traguardo irraggiungibile. Ciò che gli interessa è esserci. Qualificarsi ai campionati. Sa che deve continuare a lavorare su se stesso. Disinteressarsi di chi sta avanti se vuole continuare ad evolvere. “Il mio obiettivo – affermava lo psicologo e psicoterapeuta statunitense Wayne W. Dyer – non è essere migliore di qualcuno, ma essere migliore di come ero”. Poi, non si sa mai, la vita, a volte, è bizzarra e riserva risvolti inaspettati.

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Dott. Enzo de Gennaro
Direttore Responsabile
mediagraphic assistenza tecnico legale e soluzioni per l'innovazione p.a.