In caso di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, è legittimo attribuire punteggio all’esperienza pregressa, quale criterio di valutazione dell’offerta?

Con la Circolare 1° marzo 2007, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha precisato che quando il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’offerta tecnica deve essere valutata esclusivamente sulla base di parametri che esprimano le modalità attraverso le quali il prestatore prevede di eseguire il servizio e non alla luce di elementi attinenti alla capacità dell’offerente. I criteri che vengono utilizzati nella fase di selezione del prestatore non possono essere utilizzati anche come elementi di valutazione dell’offerta.

Tuttavia, tale rigorosa interpretazione ha incontrato le recenti obiezioni del Consiglio di Stato, almeno per quanto attiene alle procedure di gara che abbiano per oggetto l’affidamento di pubblici servizi.

Nella sentenza n. 6002 del 2 ottobre 2009, sez. V, si legge, infatti, che “…dalla considerazione dell’esperienza maturata da una concorrente possono trarsi indici significativi della qualità delle prestazioni e dell’affidabilità dell’impresa, qualora tali aspetti non risultino preponderanti nella valutazione complessiva dell’offerta”, con particolare riferimento a tutti quegli appalti di servizi in cui “l’offerta tecnica non si sostanzia in un progetto o in un prodotto, ma nella descrizione di un facere che può essere valutato unicamente sulla base di criteri quali-quantitativi, fra i quali ben può rientrare la considerazione della pregressa esperienza dell’operatore, come anche della solidità ed estensione della sua organizzazione di impresa”.

Occorre, pertanto, prendere atto del parziale superamento della Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’orientamento precedentemente espresso dalla giurisprudenza, con la conseguenza di ritenere possibile, entro certi limiti e in determinati casi, l’utilizzazione dei requisiti soggettivi dell’impresa concorrente (criteri di selezione dell’offerente) anche ai fini della valutazione delle caratteristiche oggettive dell’offerta (criteri di selezione dell’offerta), quali, a titolo meramente esemplificativo, la certificazione di qualità e le referenze per servizi espletati analoghi a quelli oggetto di gara.

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Avv. Maria Teresa Colamorea

Avvocato esperto in materia di appalti pubblici