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( votes)Già nella legge finanziaria del 2000 L. 488/1999 veniva stabilito all’art. 26 c. 1. Il Ministero del tesoro, ……, stipula, ………, convenzioni con le quali l’impresa prescelta si impegna ad accettare, sino a concorrenza della quantità massima complessiva stabilita dalla convenzione ed ai prezzi e condizioni ivi previsti, ordinativi di fornitura deliberati dalle amministrazioni dello Stato. I contratti conclusi con l’accettazione di tali ordinativi non sono sottoposti al parere di congruità’ economica”; e ancora al comma 3 “Le amministrazioni centrali e periferiche dello Stato sono tenute ad approvvigionarsi utilizzando le convenzioni stipulate ai sensi del comma 1, …. Le restanti pubbliche amministrazioni hanno facoltà di aderire alle convenzioni stesse, ovvero devono utilizzarne i parametri di qualità e di prezzo per l’acquisto di beni comparabili con quelli oggetto di convenzionamento”. Nella Finanziaria del 2007 L. 296/2006 i commi 455 456 456 sottolineano ancora la necessità della creazione delle centrali di committenza regionali che insieme alla Consip sono deputate all’armonizzazione dei piani di razionalizzazione della spesa e alla diffusione dell’utilizzo di strumenti informatici per l’acquisto di beni e servizi. Oggi quindi in applicazione, anche, di tutti i più recenti interventi normativi quali ad esempio d.l. 95/2012 convertito in legge 135/2012, d.l. 66/2014 convertito in legge 89/2014, L. 208/2015, ogni amministrazione ha a disposizione degli strumenti operativi e informatici per la realizzazione della aggregazione della spesa, sia da un punto di vista soggettivo con le centrali di committenza e gli enti aggregatori, sia da un punto di vista economico con la possibilità di aderire ad una convenzione già stipulata su larga scala, in modo che possa garantire il raggiungimento dell’obiettivo di risparmio nella spesa.
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