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Il quesito pone l’attenzione sul concetto di alternatività tra i due strumenti previsti nel MePa per l’acquisizione di beni e servizi – nella specie OdA e RdO –  anche in relazione al concetto di “risparmio” che in tal senso assume certamente una accezione relativa alla specifica fornitura.

Il ricorso agli strumenti telematici di acquisto, secondo il disposto di cui all’art. 328 del d.p.r. 207/2010 – nella specie il Mepa – è evidentemente funzionale all’esigenza di stimolare il confronto concorrenziale tra gli offerenti per la commercializzazione di uno o più meta prodotti messi a catalogo.

Il sistema è infatti calibrato per consentire i confronti in base alle caratteristiche qualitative e commerciali dei prodotti, consentendo la ricerca dei prodotti/servizi – rispondenti alle esigenze dell’Amministrazione pubblica – all’interno dei cataloghi elettronici generati dai fornitori, in risposta ai bandi aperti individuati e messi a disposizione dalla piattaforma informatica.

Due sono le modalità operative per tale confronto:

gli OdA – Ordini di Acquisto diretto;

le RdO – Richieste di Offerta.

Con i primi, i beni presenti nel catalogo costituiscono offerte irrevocabili di vendita da parte dei fornitori e possono essere acquistati mediante emissione on-line di OdA. Il meta prodotto del quale l’Amministrazione ha bisogno è perfettamente individuato a sistema, risponde alle esigenze della stessa e viene acquistato da quest’ultima con ordine diretto. Il confronto concorrenziale vi è già stato da sistema.

Considerato che i Cataloghi dei Fornitori abilitati al MEPA contengono offerte di Beni e Servizi impegnative e vincolanti nei confronti dei Soggetti Aggiudicatori, il Punto Ordinante che intende acquistare un Bene o un Servizio direttamente da Catalogo concludendo un Contratto con il Fornitore abilitato al MEPA, senza effettuare Richieste di Offerta, predispone ed invia al Fornitore un Ordine Diretto, compilando l’apposito modulo d’Ordine presente sul Sito e sottoscrivendolo con Firma Digitale.

Con le RdO invece, l’Amministrazione invia ai fornitori selezionati tra quelli abilitati, una Richiesta di Offerta per articoli presenti a catalogo, per meta prodotti, o a riga unica; ciò in quanto l’Amministrazione richiede un prodotto con caratteristiche particolari o per condizioni di fornitura diverse da quelle standard. Perciò, il punto ordinante, individuati gli articoli di interesse, può richiedere ad alcuni fornitori, offerte alle quali – all’esito della ricezione e valutazione – non sarà comunque vincolato. L’esigenza per il punto ordinante di indirizzarsi su una RdO è perciò quella di specificare: condizioni particolari di contratto, o condizioni relative alla procedura, o caratteristiche degli articoli, o ulteriori requisiti o garanzie ai fornitori, rispetto a quanto già definito a catalogo.

La richiesta di offerta avanzata dal Punto Ordinante nell’ambito del procedimento di RDO potrà avere quale oggetto principale esclusivamente beni/servizi conformi alle caratteristiche minime stabilite nel Capitolato Tecnico di ciascun Bando.

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Avv. Massimo Rizzi
Avvocato amministrativista, consulente in materia di appalti pubblici
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