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L’aver inserito  nella busta dell’offerta economica un ulteriore modulo di offerta in bianco vìola i principi di legalità, chiarezza, trasparenza e segretezza delle offerte

Correttamente la concorrente andava esclusa dalla gara, posto che nella busta dell’offerta economica era contenuto, come da verbale di accesso, un ulteriore modulo di offerta in bianco sottoscritto dal legale rappresentante, circostanza non rilevata dalla Commissione di gara né menzionata in atti, e ciò in violazione delle previsioni del disciplinare e del principio di segretezza delle offerte.

I giudici di prime cure avevano pertanto ritenuto che nella fattispecie ricorresse la causa di esclusione connessa esplicitamente alla “mancata formulazione offerta secondo le regole stabilite” nel disciplinare di gara.

In effetti quella busta e quel modulo in bianco per quanto riguardava le indicazioni circa l’importo dell’offerta e dello sconto, indubbiamente elementi qualificanti l’offerta medesima, non potevano di certo, a prescindere da apodittiche considerazioni di parte appellante da ritenersi ultronee, ritenersi in regola con la disciplina della gara venendo, in fatto e in diritto, a creare, proprio per la contestuale presenza di altro modulo debitamente compilato, una situazione di incertezza e di confusione non conformi ai principi di legalità, chiarezza e trasparenza, alle quali sono ispirati gli appalti pubblici, e quindi al principio di segretezza delle offerte richiamato dal TAR.

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Avv. Giuseppe Morolla
Avvocato esperto in materia di appalti pubblici
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