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( votes)PARERE N. 1 del 6/2/2013
PREC 162/12/L
Sull’automatica applicabilità dell’ultimo periodo dell’art. 68, comma 3, lett. a) D.Lgs. 163/2006 in tema di specifiche tecniche “equivalenti”
La lacuna degli atti di gara, che non riportano accanto alle specifiche tecniche la clausola di equivalenza, è colmata automaticamente dal Codice dei Contratti Pubblici, grazie al principio di etero integrazione delle clausole del bando. In altri termini, “di norma, quando la “lex specialis” della gara non riproduca una norma imperativa dell’ordinamento giuridico soccorre al riguardo il meccanismo di integrazione automatica, sicché, analogamente a quanto avviene nel diritto civile ai sensi degli art. 1374 e 1339, c.c., si colmano in via suppletiva le eventuali lacune del provvedimento adottato (Consiglio Stato, sez. VI, 13 giugno 2008, n. 2959). In particolare la funzione prevalente della normativa dettata in materia dal d. lgs. n. 163/2006 comporta che le relative disposizioni entrano a far parte della “lex specialis” della procedura di evidenza pubblica, senza necessità che la cogenza delle relative prescrizioni venga prevista nel bando o nel disciplinare” (così AVCP, parere di precontenzioso, n.151 del 27.9.2012). Ne deriva, nel caso in esame l’automatica applicabilità dell’ultimo periodo dell’art. 68, comma 3, lett. a) D.Lgs. 163/2006 alle disposizioni della lex specialis, con la conseguenza che il riferimento alla specifica tecnica richiesta dalla stazione appaltante include anche quelle ad essa “equivalenti” (cfr. AVCP parere di precontenzioso n.64 del 18.4.2012), con la conseguenza che la stazione appaltante dovrà ammettere alla gara tutti gli operatori economici che avranno fornito la prova di equivalenza di cui all’art. 68, comma 4, D.Lgs. 163/2006.