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( votes)PARERE N. 14 del 14.02.2013
PREC 279/12/S
Il difetto di regolarità contributiva alla data di scadenza del termine di presentazione dell’offerta non può che comportare l’esclusione del concorrente non adempiente, non potendo valere la regolarizzazione postuma
Secondo l’orientamento ormai definitivamente prevalso in giurisprudenza, ai sensi e per gli effetti dell’art. 38, primo comma – lett. i), del Codice dei contratti pubblici, anche nel testo vigente anteriormente al d.l. n. 70 del 2011, la nozione di violazione grave e definitiva in materia contributiva non è rimessa alla valutazione specifica della stazione appaltante, ma si desume dalla disciplina del documento unico di regolarità contributiva: ne consegue che la verifica della regolarità contributiva delle imprese concorrenti è demandata agli istituti di previdenza, le cui certificazioni si impongono alle stazioni appaltanti che non possono sindacarne il contenuto (così, per tutte: Cons. Stato, ad. plen., 4 maggio 2012 n. 8). In precedenza, anche l’Autorità aveva avuto modo di affermare che le stazioni appaltanti sono tenute a prendere atto della certificazione senza poterne in alcun modo sindacare le risultanze, dovendo ascriversi il DURC al novero delle dichiarazioni di scienza, assistite da fede pubblica privilegiata ai sensi dell’art. 2700 c.c., e facenti piena prova fino a querela di falso (cfr. A.V.C.P., determinazione 12 gennaio 2010 n. 1). Quanto alla connessa questione del momento in cui deve sussistere la regolarità contributiva e della possibile sanatoria dell’irregolarità in corso di gara, la giurisprudenza ha chiarito che la regolarità contributiva costituisce condizione di ammissione alla gara e che il suo difetto alla data di scadenza del termine di presentazione dell’offerta non può che comportare l’esclusione del concorrente non adempiente, non potendo valere la regolarizzazione postuma: l’impresa infatti deve essere in regola con i relativi obblighi fin dalla presentazione della domanda e conservare tale regolarità per tutto lo svolgimento della procedura (così, ancora: Cons. Stato, ad. plen., 4 maggio 2012 n. 8).