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( votes)È scaduto a fine settembre il termine per il recapito delle osservazioni che gli oltre 90 mila soggetti del settore, tra stazioni appaltanti ed operatori economici, sono stati invitati ad inviare presso l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici in relazione alle novità introdotte dal Decreto Sviluppo.
In attesa che l’Autorità elabori le risposte, Mediappalti offre il proprio contributo. Contattata l’AVCP, abbiamo esposto i nostri quesiti. Le risposte, per mano dell’Ing. Filippo Romano, Direttore Generale Osservatorio dei Contratti Pubblici – Analisi e studio dei mercati, sono il contenuto delle pagine che seguono.
Anche Mediappalti propone articoli sull’argomento di consultazione. Lo fa con l’articolo di Michela Deiana che affronta in linea generale il tema sulle cause tassative di esclusione, e con l’elaborato di Domenico Manno che si concentra sull’incertezza sollevata nel frattempo dalla giurisprudenza in ordine ai casi di deposito di cauzione provvisoria irregolare. Nell’articolo ci si domanda se trattasi di causa di esclusione o errore sanabile.
Una sentenza della Camera di Consiglio ha infatti già messo in discussione la rigidità di uno dei principi di “esclusione tassativa”.
“Sicuramente – scrive Manno – l’intento del nostro legislatore è stato quello di garantire la massima partecipazione, nel reciproco interesse delle parti, eliminando formalismi inutili, a volte causa di esclusioni ingiustificate e irragionevoli”. Nell’articolo troverete i dubbi interpretativi sollevati dal Tar Veneto e dal Tar Liguria e le perplessità in tema di discrezionalità nel valutare la corretta o errata presentazione della domanda di partecipazione alla gara.
Massimiliano Lombardo argomenta sulla crisi economico-finanziaria. In riferimento ad una disposizione della “manovra di ferragosto”, focalizza l’attenzione sulle novità introdotte per le società partecipate dagli enti locali.
In particolare sul confine tra l’esclusivo affidamento di determinate attività alle società partecipate e la possibilità che le stesse possano essere assegnate a privati.
L’obiettivo è di favorire lo sviluppo con liberalizzazioni, privatizzazioni e riduzioni dei costi.
Lombardo analizza i contenuti nel Titolo II della manovra. Qui preme ricordare che ogni forma di “alleggerimento” degli enti locali deve essere confrontata con la capacità dei privati di soddisfare i principi di universalità e accessibilità del servizio.
Di attualità anche l’articolo di Arcangela Lacerenza dal titolo “Sicurezza: la responsabilità concorrente del datore di lavoro del RSPP e del preposto”.
Purtroppo sui cantieri sia pubblici sia privati continuano a verificarsi incidenti con conseguenze spesso gravi se non mortali. Il legislatore interviene per aumentare i livelli di sicurezza, ma spesso manca una vera cultura della legalità e la consapevolezza che certi comportamenti possono essere estremamente rischiosi: indossare un casco non deve essere letto come un fastidioso obbligo ma come la buona pratica che permette di tutelare la propria salute.
Lacerenza analizza una sentenza della Cassazione che sancisce la responsabilità penale simultanea di datore di lavoro, responsabile del servizio di prevenzione e preposto aziendale.
Merita attenzione l’intervento di Fabio Salierno su “Avvalimento e subaffidamento verso imprese cinesi”. La Cina aderisce all’OMC, ma non ha sottoscritto l’allegato 4 dell’accordo costitutivo. Resta così esclusa dalla possibilità di partecipare direttamente alle gare di appalto indette nei Paesi membri.
Salierno solleva dubbi sull’esclusione anche dall’eventuale ricorso all’avvalimento e al subaffidamento.
La Cina offre capacità tecniche d’avanguardia e le PA potrebbero usufruirne con notevoli benefici. Non si vuole denigrare l’operato delle imprese italiane. Pensiamo invece che una concorrenza di qualità possa diventare una sfida sul campo dell’efficienza.
Il nodo è nell’art. 47 del Codice dei Contratti Pubblici. Le interpretazioni fornite dai giudici del TAR più volte sono state in senso restrittivo. Salierno le esamina, formulando ipotesi di una valutazione diversa dell’art. 47.
Buona Lettura.