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Non sussiste normativa che obbliga il concorrente, ai fini della partecipazione a una gara, a dichiarare la sussistenza di “carichi pendenti” (Cfr. ex multis Tar Lazio, Roma , Sez. I , 11 / 09 / 2019 , n. 10837). Tra le ipotesi previste espressamente dalla norma di legge e dalle Linee Guida ANAC N. 6 infatti non sono ricomprese l’avvio di indagini penali o l’esercizio dell’azione penale per reati “sensibili”, in grado cioè di determinare un deficit di fiducia in capo all’operatore economico da parte della Stazione Appaltante. Sull’obbligo di dichiarare carichi pendenti anche nel rispetto del principio di lealtà nei confronti della Stazione Appaltante tuttavia la giurisprudenza amministrativa è ondivaga. Il TAR Calabria con la pronuncia n. 258 del 2019 esclude che l’eventuale rinvio a giudizio dell’amministratore o del direttore tecnico di un operatore economico per corruzione o riciclaggio, nonché l’applicazione di una misura cautelare per i medesimi reati, siano sufficienti a costituire adeguati mezzi di prova della commissione di un grave illecito professionale e ha conseguentemente escluso che la omessa auto-dichiarazione di dette circostanze possa mai configurare causa di esclusione dell’operatore economico interessato ai sensi della lett. f-bis) art. 80, comma 5, codice dei contratti pubblici. Di contro il Consiglio di Stato – Sez. V – con sentenza n. 1367 del 2019 sostiene che non è affatto indispensabile che i gravi illeciti professionali che devono essere posti a supporto della sanzione espulsiva del concorrente dalla gara ai sensi del ripetuto art. 80, comma 5, lett. c), CCP, siano accertati con sentenza ma è sufficiente che gli stessi siano ricavabili da altri gravi indizi, tali essendo, ad esempio, proprio la sottoposizione a procedimento o giudizio penale per un reato “rilevante” nell’ottica dell’affidamento dei contratti pubblici; circostanze in relazione alle quali sarebbe perciò prospettabile anche un obbligo auto-dichiarativo in capo all’operatore economico interessato sanzionabile ex se con l’esclusione automatica.

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Avv. Maria Teresa Colamorea
Avvocato esperto in materia di appalti pubblici
Dott.ssa Liliana Simeone
Consulente in materia di appalti pubblici
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